giovedì 7 dicembre 2017

Speciale Basement Art & Culture 17a Parte: Alberto Forstner

"Un divorzio apre sempre le porte dell'inferno..." A.F.

Venerdì 17 novembre 2017, al Man Cave di Jesi. Appena terminata la sua perforance, mi sono avvicinato ad Alberto Forstener per sentire le sue sensazioni a caldo e fargli un paio di domande.


Alberto Forstner dal vivo al Man Cave di Jesi.
Alberto Forstner dal vivo al Man Cave di Jesi.

Tony Graffio: Com'è andata Alberto?

Alberto Forstener: Per me, bene mi sono divertito, ma dovete dirmelo voi...

TG: Ci siamo divertiti anche noi e ti ringraziamo per questo. Vuoi raccontarmi qualcosa di te? Hai utilizzato una delle tue chitarre?

AF: Certo, tutto quello che ha suonato questa sera l'ho costruito con le mie mani, tranne gli amplificatori. Parlo delle chitarre... Faccio questi lavori a tempo perso perché io mi occupo di altre cose.

TG: Che lavoro svolgi normalmente?

AF: Io sono allievo maestro d'ascia presso un cantiere nautico in Romagna. Sono uno degli ultimi artigiani che fa questo lavoro.

TG: Beh allora hai un ottimo rapporto con il legno...

AF: Effettivamente... è così!

TG: Otto o nove anni fa ero andato a vedere una splendida péniche d'occasione a triplo fasciame che nessuno sapeva risistemare, averti conosciuto allora, forse mi avrebbe fatto propendere per l'acquisto ed un cambiamento di vita che poi non c'è stato. Era una barca meravigliosa, unica! Il prezzo era molto buono proprio perché da loro, in Francia, non c'era più nessuno in grado di metterci mano.

AF: Pensa te! Io difatti sono di Tavullia, ma dico Cattolica... La persona con la quale lavoro è l'ultimo maestro d'ascia della Riviera.

TG: Interessante, vi verrò a trovare.

AF: Grande!

TG: Il tuo lavoro è già molto interessante, ma hai voluto ugualmente fare qualcosa di creativo in campo musicale...

AF: E' così! Il mio capo m'insegna a fare le barche e io a mia volta gli insegno a fare le chitarre. Collaboriamo sempre.

TG: Posso farti una fotografia?

AF: Mi piacerebbe, ma adesso devo smontare le mie cose per fare spazio ai Plutonium Baby.

TG: Ok, allora continueremo l'intervista domani in Corso Matteotti, al Cotton Club.

Il giorno seguente al Cotton Club si stava diffondendo la notizia che il Colle der Fomento non sarebbe arrivato a Jesi per il concerto programmato per sabato 18 novembre al TNT.

Murder Farts: Evviva Gesù!

Tony Graffio: (scherzosamente a Paulette Du ed ai Plutonium Baby che avevano suonato la sera prima al Man Cave) Allora ragazzi, ho saputo che questa sera suonerete insieme a quel che resta degli Stynky Rats al TNT, siete pronti?

Paulette Du: Ehhhh?! (risata)

Tony Graffio: Purtroppo questa sera qualcuno ha dato forfait senza preavviso e mi è stato comunicato dagli organizzatori che voi li sostituirete...

Murder Farts: A me mi piace fumare e le donne con le tette piccole...

Paulette Du: Con le tette piccole? E anche con i baffi?

Tony Graffio: E per quel che riguarda il concertone di questa sera?

Paulette Du: Formazione inedita... Ho sentito che suonerai anche tu...

Tony Graffio: No, questo lo escluderei a priori.

Paulette Du: Io so che canterai una canzone stasera...

Tony Graffio: Penso proprio di no... Forse, avrei dovuto farlo col Colle der Fomento, ma loro non si sono fatti vivi...

Paulette Du: Ma dai? Non sono arrivati?

Tony Graffio: Suonate Voi?

Paulette Du: Noi siamo sempre pronti! Almeno mi sveglio un po'... se c'è da suonare, perché no?

Simone Lucciola: Manca un batterista, ma non è un problema. Io sono un ottimo batterista, ma non so suonare il pedale... Suoniamo in Lo-Fi senza pedale... A che serve il pedale?

Tony Graffio: Ok, vado a sentire se anche il cantante degli Stinky Rats è pronto...

Plutoniom Baby: Va bene, prova a chiederglielo...

Giampo Coppa: ...affanculo... tra quelli che tornavano dalla partita e quelli della casa... Poi è finita lì. Hanno riaperto le finestre del locale dove suonavamo... Capito?

Tony Graffio: Giampo!

Giampo Coppa: Dimmi...

Tony Graffio: Hai avvisato il gruppo?

Giampo Coppa: Quale Gruppo?

Tony Graffio: Gli Stinky...

Giampo Coppa: Gli Stinky Rats? Stavo parlando proprio di questo...

Nando Luconi: Mi sto commuovendo... è da due giorni che stiamo parlando di Punk...

Tony Graffio: Giampo, ripassa i testi stasera devi suonare con i Plutonium Baby il Colle der Fomento s'è perso per strada...

Nando Luconi: La notizia non è ancora ufficiale...

Tony Graffio: Ok, ma Giampo deve saperlo, come può prepararsi altrimenti?

Giampo: Ah hanno fatto pacco? Ahi ahi ahi... Ma non c'è problema, io so tutti i pezzi a memoria, se vuoi te li canto anche adesso...

Tony Graffio: Va bene, allora lo comunico a Sonny, Voi siete pronti, perfetto!

Sonny Alabama: Siamo in una fogna ragazzi!

Tony Graffio: Non preoccuparti Sonny, ci pensano gli Stinky Rats ed i Plutonium Baby a risollevare la situazione...

Sonny Alabama: Certo, gli Stinky Rats ci piacciono perché sono dei simpatici topi di fogna psichedelici...

Tony Graffio: Ma i Fomento hanno dato buca?

Sonny Alabama: Non si è ancora capito bene il perché... spero che ci sia una buona ragione che possa spiegare questa assenza.

Tony Graffio: Manderemo sul palco gli Stinky Rats?

Sonny Alabama: Gli Stinky Rats ci stanno benissimo, ma poiché la serata è prettamente hip-hop-rap, sono confermati i Banana Spliff ed i tre Dj set.

Tony Graffio: Ti invito a consegnare a tutti la loro zucca da customizzare con un disegno che rappresenti il loro personaggio preferito.

Sonny Alabama: Lo farò appena si presenteranno al bar, cosa che vista la loro attitudine al bere, credo accadrà rapidamente. Lo ricorderò a tutti, mio caro.

Tony Graffio: Giampo, mi spiace il grande ritorno degli Stinky Rats è rimandato, ma puoi consolarti disegnando una zucca che poi entrerà nella collezione privata di Tony Graffio, oppure vedremo di organizzare un'asta benefica. Ecco la zucca...

Giampo Coppa: Ce li hai i pennarelli?

Tony Graffio: Eccoli, puoi metterti al lavoro anche adesso...

Giampo Coppo: Va bene te la faccio subito.


Giampo Coppa alle prese con la zucca decorativa che Tony Graffio ha dato da illustrare a molti artisti presenti al Basement Party.
Giampo Coppa alle prese con la zucca decorativa che Tony Graffio ha dato da illustrare a molti artisti presenti al Basement Party.

Tony Graffio: A ecco che c'è anche Vanity Vany, diamo anche lei una zucca magica... Guarda la puoi scegliere da questa cassetta qua per terra!

Vanity Vany: Grazie, poi te la riconsegnerò decorata con un bel pirata!


Alberto Forstner e la chitarra "pitonata"
Alberto Forstner e la chitarra "pitonata"

Tony Graffio: Perfetto! ...Ah ma guarda, finalmente ritrovo Alberto Forstner... Dov'eravamo rimasti ieri? Raccontami tutta la tua vita in un minuto!

Alberto Forstner: Ah Madoscka, ma per tutta la mia vita ci vuole più di un minuto!

TG: Ok, facciamo un minuto e dieci secondi.

AF: Allora... Parto da dove ho cominciato a capire qualcosa della mia vita o prima ancora?

TG: Facciamo da quando eri solo uno spermatozoo.

AF: Lo spermatozoo è arrivato a 14 anni a suonare in un garage con gli amici... Alberto Forstner è nato a Rimini, ha la mamma romagnola e sono romagnolo al 100%

TG: Scusa ma Forstner è un nome d'arte? 

AF: No, è il nome di mio papà che è tedesco di Dortmund.

TG: Allora non puoi essere 100% romagnolo...

AF Invece sì, sono 100% romagnolo.

TG: Va bene, se lo dici tu, sarà così...

AF: Da ragazzo sono partito a fare la mia musica; ho girato un po' il mondo e poi sono tornato a casa.

TG: Hai girato per l'emisfero australe o boreale?

AF: Adesso mi metti in crisi... comunque sono andato in UK; USA, Messico, Europa; poi sono tornato a casa e mi sono sposato.

TG: Hai suonato in tutto il mondo come One man band?

AF: No, ho fatto esperienze di vita, lavorando in giro e osservando quello che succede nel mondo. A 22 anni sono tornato a casa, dopo aver viaggiato per tre anni. Mi sono sposato con la mia ex-moglie; ho cresciuto un figlio; ho lavorato e poi mi sono ributtato nella musica. Fortunatamente, sono tornato a vivere, perché nel periodo che avevo una famiglia mi ero spento; poi un bel giorno mi sono reso conto che la mia vita non era quella.

TG: Qual è la tua vera vita?

AF: Questa! Mi sono rimboccato le maniche, ho chiuso una situazione che non funzionava e mi sono detto: "Devo fare così, perché si vive una volta sola.".

TG: Quando hai iniziato a vivere la tua seconda vita?

AF: Sui 35 anni mi sono riavvicinato alla musica. Si sa che un divorzio apre le porte dell'inferno. Sono rimasto sul lastrico su tutti i fronti; ho dovuto adeguarmi per continuare a suonare ed ho iniziato così ad autocostruirmi le mie chitarre con quello che rimediavo.

TG: Ti ritieni un chitarrista?

AF: Mah, potrei definirmi tale... anche se non so esattamente cosa sono. Quando ho la chitarra in mano mi sento me stesso. Non conosco la musica, suono ad orecchio e vado avanti così. Ero arrivato ad un punto che ho deciso di costruirmi i miei strumenti musicali da solo. Una marea d'anni fa, ho visto una persona suonare per strada da sola e questa è una cosa che mi ha flashato molto. Poiché mi sono sempre trovato in rotta di collisione con tutte le persone con cui ho suonato; ho deciso di suonare definitivamente da solo. Mi sono costruito una batteria ed ho iniziato così a suonare da solo. Porto avanti questa passione, come ti dicevo ieri, insieme al mio lavoro al cantiere navale.

TG: Alberto, ma quella che vedo in quell'angolo è una chitarra elettrica pitonata?

AF: Sì, vero pitone. Mi dispiace per gli animalisti che mi odieranno, ma un mio carissimo amico mi ha fornito la materia prima.

TG: Ti credo, c'è anche tantissima gente che odia i serpenti...

AF: Gli amici che sanno che faccio questi lavori con materiali di riciclo mi passano resine, plastiche ed altri materiali. Un amico che lavora per un noto stilista mi porta dei tessuti e dei campioni di materiali fantastici, perché c'è chi mi chiede di fargli una chitarra con pelli particolari.

TG: Quella chitarra è stata fatta su commissione?

AF: No. E' nata da un'idea di un mio amico che ha salvato il pitone che sarebbe stato altrimenti trasformato in un paio di stivaletti.

TG: Adesso quel pitone vivrà una vita eterna sotto forma di chitarra.

AF: Eh già.


Paulette Du prova la chitarra "Bastarda" di Forstner.
Paulette Du prova la maneggevolezza della chitarra "Bastarda" di Forstner.

TG: Alberto, conosci Paulette Du?

AF: Sì, l'ho conosciuta ieri sera al Man Cave.

TG: Paulette, vieni qua con noi, tu che suoni la chitarra dacci un parere sui lavori che fa Alberto...

Paulette Du: Ti dirò subito quella che mi piace di più. Ma se poi te lo dico me la regala la chitarra?

TG: Può essere, faremo una specie di lotteria o di concorso e poi vedremo...

Paulette Du: Mi piace quella là, quella con la stellina!

TG: Perché proprio quella?

Paulette Du: Mi piace la sua forma che è la più particolare di tutte. Sembra un'astronave...

TG: E quella pitonata?

Paulette Du: Bellissima, indubbiamente, ma io sono per le linee più spaziali.

TG: Alberto,come si chiama la chitarra con la stellina?

AF: La Bastarda.

Paulette Du: Quindi a me piace la Bastarda?

AF: La Bastarda è irripetibile, l'ho creata per me stesso in un attimo di follia,dopo mesi e mesi di lavoro.

Paulette Du: Hai visto? Ed io l'ho beccata al primo colpo, da inesperta quale sono...

TG: Ti va bene anche se c'è appiccicata sopra una donnina  ammiccante nello stile di quelle che i camionisti mettono sui loro TIR?

Paulette Du: Certo!

AF: Quella donnina porta fortuna è la pin-up da camionista.

TG: Ma allora è una chitarra da camionista... E come suona?

AF: A me piace molto come suona. Quella è una chitarra particolare, anche perché ha due uscite ed ha un sistema di amplificazione separato. Va bene in un uscita col pick-up in un ampli, sia col pick-up centrale da basso. Quindi con le prime 4 corde quella chitarra mi diventa un basso.

Paulette Du: Quella sarebbe proprio la chitarra ideale per me...

AF: Se vuoi la posso replicare, la posso fare anche pitonata rosa con le paiettes.

Paulette Du: Va bene, e me la compra Tony Graffio... Me la regala lui.

TG: Quanto costa? Sconto Basement eh!

AF: Con lo sconto Basement non ne ho idea, ci devo veramente ragionare... Più che altro per il tempo che mi richiede un lavoro di quel tipo.

Paulette Du: Tu pensaci bene...

TG: E poi ce lo comunichi...

AF: Va bene.

TG: (Rivolto a PDU) Certo che tra te e Murder Farts che mi voleva scroccare un pranzo non avete nessun ritegno eh?

(Risate)


I Plutonium Baby ed i loro uomini di fiducia, inclusa la Santissima Trinità has pranzato alla Trattoria della Fortuna di Jesi (c'è sempre bisogno di buoni auspici...). Il pranzo non è stato offerto da TG.
I Plutonium Baby ed i loro uomini di fiducia, inclusa la Santissima Trinità ha pranzato alla Trattoria della Fortuna di Jesi (c'è sempre bisogno di buoni auspici...). Sotto al fotogramma di Alberto Sordi tratto da Un Americano a Roma, Andrea BJ.
Il pranzo non è stato offerto da TG.

TG: Altro che Santissima Trinità! Anche la Bastarda è fatta con pezzi di recupero?

AF: Sì, con la resina. Gli ho fatto uno stampo e l'ho preparata.La chitarra nera invece è stata fatta con i legni della panchina che c'era nel parco dietro a casa, esattamente a Monte Albano, un quartiere sopra Cattolica. Erano mesi che la vedevo lì, ho smontato una tavola della panchina ed ho costruito la chitarra. Quello invece era un vecchio skateboard che avevo l'altra invece era una tavola del porto d'ormeggio dove lavoravo anni fa, a Porto Verde, dove lavoravo come ormeggiatore.

TG: Non bisogna invitarti mai a casa...

AF: Meglio di no, poi sparisce molta roba... anche perché il mio problema è che quando vedo un oggetto, già mi immagino una chitarra.

TG: Quante ne hai create fino ad adesso?

AF: Una quarantina.

TG: Nile Rodgers, il chitarrista degli Chic aveva una chitarra molto particolare assemblata con il corpo di un modello e il manico di un altro tipo. Questo fatto conferiva elasticità all'insieme e una certa flessibilità anche al suono. Anche quella era una chitarra bastarda, ma lui afferma che suonasse da Dio, proprio per la sua diversità rispetto alle altre.

AF: Può essere.

TG: Ti è mai capitato di fare impianti di quel tipo?

AF: Quando ho riciclato vecchi manici di chitarre, ho inserito un manico Fender originale in un legno trattato da me.

TG: Certo tu sei quasi maestro d'ascia, chissà cosa riesci a fare... Paulette, non scappare, fai una domanda da chitarrista a chitarrista/costruttore/artista, per favore. Una domanda al poeta della chitarra e delle panchine...

AF: Semplicemente ad Alberto...

Paulette Du: Vediamo, cosa potrei chiederti... Mi regali quella chitarra?

TG: Sembra che ci stia pensando...

AF: Sarò sincero: no. Quella è nata esclusivamente per me.

TG: Paulette, hai scelto la chitarra sbagliata, ci dispiace...

AF: E così per tutte le chitarre, fino a che non faccio una chitarra nuova che mi esalta ancora di più.

TG: Perlomeno siamo sicuri che le tue creazioni piacciono!

AF: La Bastarda è veramente frutto di ricerche approfondite. Sono 15 anni che mi occupo di queste cose!

TG: Glie la possiamo almeno dare in uso per un mese, per il prossimo Tour dei Plutonium Baby?

AF: Quello sì.

Paulette Du: Ma non è che mentre la uso si spacca qualcosa, vero?

AF: Può capitare, perché sono artigianali, è normale. Ma il problema non è quello, il fatto è che tutti coloro che hanno comprato una mia chitarra, poi ne hanno presa un'altra. Una volta che la usi, non ne puoi più fare a meno.

TG: Facci qualche nome.

AF: Un grande appassionato delle mie chitarre è Daniele Flower che suona nei Gentlemens, è anche lui un one man band.

TG: Lo abbiamo conosciuto lo scorso marzo.

F: Lui è andato via di testa per una chitarra che gli ho costruito tempo fa. Un altro chitarrista è Bruno Gordo, sempre un one man band che aveva bisogno di uno strumento particolare. Anche Raul Cremona ha una mia chitarra, è interessante perché lui è un comico di Zelig. L'ho conosciuto anni fa, l'ho portato a casa mia ed abbiamo suonato insieme, lui è anche un ottimo musicista e siamo ancora in contatto perché è una persona eccezionale.

TG: Perché il tuo marchio si chiama Insane Looser?

AF: Perché io mi ritengo non adatto a questa società, tutte le mie cose iniziano bene e poi finiscono male. Insane Looser va inteso come insano inconcludente...

TG: Traducimelo in romagnolo Insane Looser

AF: T'si un por sfighé

Paulette Du: Un povero sfigato...

TG: Però, la cosa peculiare di questo stand, che secondo me potrebbe essere il più bello del Basement...

AF: No, dai...


Forstner si definisce un insane looser...
Forstner si definisce un insane looser... Sulle ginocchia ha la sua chitarra/skateboard. Notare il pavimento a scacchi...

TG: E' il pavimento! Tu sei l'unico che s'è portato il pavimento da casa! Io la macchina da scrivere, ma non è niente al confronto della tua istallazione scenografica.

AF: E' il pavimento che uso in casa, perché se montassi tutto così in casa quando suono spaccherei il pavimento. Lo faccio per non scivolare perché quando suono avanzo di 10 centimetri alla volta e mi devo legare da qualche parte.

TG: Ormeggiare, allora... Grazie Alberto, grazie Paulette, adesso consegnerò anche a voi una zucca che potrete trasformare come volete disegnadonci sopra qualcosa che richiami le vostre passioni, artistiche o d'altro tipo...


Alberto Forstner, Paulette Du, la chitarra Bastarda, la piccola zucca da decorare e sulla sinistra le stampe alla cianotipia di Werther Zambianchi che ha latitato durante tutto il Basement Party... ma non importa, noi (quasi) tutti resteremo sempre col Basement sul ...cuore!

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