sabato 9 dicembre 2017

Speciale Basement Art & Culture 18a Parte: I "Gigolé"

"Nulla ci sorprendere, neppure le richieste più strane dei nostri clienti: in questo hangar abbiamo tutto." Silvano "Gigolé"


Il responsabile di Gigolé Chiaravalle
Silvano "Gigolé" Cardinali accanto ad una fotografia risalente agli anni '50 della bancarella ambulante davanti alla quale si vedono suo padre e suo fratello maggiore. 1947-2017: 70 anni di Gigolé!

Ho voluto andare a curiosare in un grande hangar di Chiaravalle perché adoro il modernariato e amo accumulare cose strane; non potevo far finta di non vedere il caccia militare incastrato nel tetto (La coda e parte della fusoliera è sopra le tegole, all'aria aperta, mentre l'altra metà dell'F 104 è all'interno del negozio!). Gigolé oltretutto è amico del Basement Party. Ho cercato di capire qualcosa di questo strano hangar parlando prima con Luca e Michele e poi con Silvano Cardinali, l'imprenditore che ha ampliato l'attività di suo padre un personaggio della zona molto noto nell'immediato dopoguerra.


Luigi, il capostipite dei Gigolé con la sua motocicletta con sidecar trasformata in motocarro.
Luigi, il capostipite dei Gigolé con la sua motocicletta con sidecar trasformata in motocarro.

Tony Graffio: Luca, puoi spiegarmi dove ci troviamo?

Luca: Siamo a Chiaravalle, a 500 metri dall'uscita Ancona Nord dell'autostrada. Questo posto nasce come un negozio di abbigliamento, ma poi a causa delle passioni di mio padre diventa un magazzino dove si può trovare di tutto.

TG: Davvero di tutto?

Michele: Certo, anche le produzioni teatrali e cine-televisive si rivolgono a noi per le richieste più strane.

TG: Non manca proprio niente?

Michele: Cosa ti potrebbe servire? O che cosa vuoi vedere qui da noi?

TG: Vorrei una moto Diesel per poter scorrazzare su due ruote anche in caso di "Day after".  Per caso voi ne avete?

Michele: Certo che ce l'abbiamo: E' una Royal Enfield con pochi chilometri all'attivo...

TG: Pazzesco, oltre all'F104 incastrato nel tetto e la Airstream anni '60 avete anche la Enfield Diesel... Luca, ma cosa vuol dire esattamente: Gigolé?

Luca: Mio nonno, il padre di mio padre suonava molto spesso una canzone di Carlo Buti dell'inizio degli anni '50 che si chiamava "Gigolette, Mademoiselle de Paris" e da lì ha preso il suo soprannome. Questo nome l'ha in qualche modo conservato la mia famiglia e mio padre l'ha dato alla nostra attività commerciale. E' mio nonno che ha iniziato questo tipo di attività nel dopoguerra andando a vendere la sua merce proveniente dall'America nei primi mercati e suonando Gigolette con la fisarmonica.

TG: Che attinenza c'è tra il Gigolé ed il Basement Party.

Luca: Il Basement Party, come Gigolé nasce nelle strade e nelle piazze, per questo ci piace raccogliere le spinte che provengono dal basso che aspirano a diventare arte e sostenerle per farle crescere.

TG: Bene, bell'idea, ma adesso vorrei sentire anche come vostro padre mi racconta la storia di vostro nonno.

Silvano: Luigi Cardinali, mio padre, nel dopoguerra ha iniziato a vendere abbigliamento di casa in casa, dopo è passato ad una bancarella trasportata da una vecchia Moto Guzzi, come puoi vedere in una bella fotografia storica che risale al 1949, circa. In un altra fotografia d'epoca puoi vedere anche mio fratello che essendo 10 anni più grande di me, già seguiva le orme di nostro padre. La cosa sorprendente è che se osserviamo la mercanzia in vendita sulla bancarella, ci accorgiamo che è simile ai prodotti che vendiamo adesso, c'è il bomber ed altri prodotti che si usano ancora.

TG: Sembrano quasi personaggi del cinema Neo-realista...

Silvano: Eh, sì, siamo molto nello stile Neo-realista...

TG: A parte il genere militare, com'è nata la passione per gli aeroplani e l'aviazione?

Silvano: quella è una mia passione, ma fa parte del nostro DNA, perché abbiamo sempre avuto voglia di cercare cose particolari e di andare a scovare gli oggetti più improbabili e originali. Vogliamo che gli oggetti siano in grado di trasmettere un'emozione in chi li acquista, ma anche in chi li vende.

TG: Insomma, trattate gli oggetti di modernariato un po' come si tratta l'arte...

Silvano: Eh sì, è un po' così.

TG: E il Lockheed F 104 da dove arriva?

Silvano: L'abbiamo preso a Roma da un rottamaio; io ho fatto il servizio militare nella vigilanza dell'Aeronautica presso l'aeroporto Miramare di Rimini, li ho sorvegliati per un anno quei caccia e così mi è venuto il "pallino" per questi aeroplani. Quando per caso l'ho trovato, me lo sono portato a casa.

TG: E' costato tanto?

Silvano: Sì, abbastanza. Per un'altra persona un'impresa di questo tipo sarebbe stata una pazzia, per me invece è stato un divertimento. Bisogna sapersi muovere tra arte sacra e profana, con gusto...

TG: Hai anche qualche fotocamera aerea?

Silvano: No, ho un Hasselbad, ma non è quella che è stata sulla Luna, niente di particolare.

TG: Capisco. Proiettori cinematografici da 35mm?

Silvano: Qualcosa dovrei avere in giro, in magazzino...

TG: Bene, ho visto che avete un binocolo-fotocamera da spia, ma non me lo volete vendere...

Silvano: Eh sai quella è robetta molto particolare...

TG: Hai ragione. E come ti trovi con la Enfield Diesel?

Silvano: L'ho usata qualche volta, ma sai, vibra anche più di una Harley...

TG: Immagino... Silvano, toglimi un'ultima curiosità... Conosci Simona Cardinali oppure è solo una vostra omonima?

Silvano: Certo che la conosco, è mia figlia!


Gigole f 104 Starfighter
Luca e Michele

Nel corso dell'intervista ho avuto il sospetto di aver fatto la domanda sbagliata chiedendo il motto di famiglia, perché questo è quello che mi hanno detto Luca e Michele...

"Possiamo farci sorprendere da tutto, ma non dai nostri clienti." Questo è il motto di Michele

"I clienti non ci sorprendono, ma ci sorprende tutto il resto." Questo è il motto di Luca. 

Altra versione del motto di famiglia: "Possiamo farci sorprendere dalle diavolerie, ma non da tutto il resto..."

Versione definitiva concordata dei due fratelli: "Solo le vere sorprese possono sorprenderci!"


E visto che mancano un paio di settimane a Natale gustiamoci in anteprima le borsette con l'albero natalizio e la neve; la televisione che è sempre sintonizzata sul canale del negozio del Christmas Store e altre diavolerie recuperabili solo da Gigolé.


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