sabato 25 novembre 2017

Speciale Basement Art & Culture 10a Parte: Mario Paolillo e Luca Crestani

Mario Paolillo titolare di Big Air
Mario Paolillo di Big Air Lab

Tony Graffio: Mario Paolillo, tu sei il titolare della Big Air, una realtà imprenditoriale piuttosto interessante e unica qui nelle Marche; Vi occupate di abbigliamento tecnico e sport estremi, è così?

Mario Paolillo: Big Air nasce nel 2002 da una passione legata al mondo dello skateboard e  allo snowboard. Dopo alcune esperienze collegate al mondo dello snowboard, sia in Italia che all'estero, ho deciso di aprire questo negozio che, inizialmente, era legato agli sport che si praticano in montagna e allo skateboarding. Da lì, piano piano abbiamo assistito alla crescita di tutto; dalla scena skate, alle strutture per praticare questo sport, a tutto quello che negli anni abbiamo fatto e vissuto, incluse le fatiche ed i successi. Nel 2017, abbiamo festeggiato il quindicesimo anno di attività; continuiamo a combattere giornalmente per migliorarci e ce la mettiamo tutta per offrire il meglio alla nostra clientela, compatibilmente ai nostri desideri, alle nostre passioni e alle nostre possibilità. In modo da crescere ancora e portare avanti le nostre attività; sia dal punto di vista ludico che commerciale.

TG: Mario, mi sembra che siete stati abbastanza coraggiosi ad intraprendere un investimento molto impegnativo in un settore in cui pochi si cimentano. E' stato difficile crearsi un mercato in questo settore?

A Big Air si accede da via Direttissima del Conero, 54 - 60021 - Camerano (AN)

MP: Effettivamente, oggi come oggi, vedendo il negozio da fuori capisco che si possa pensare, passatemi il termine: "Minchia! Ma quanto è grossa questa struttura?! Quanti soldi ci sono voluti per costruirla?". Però, come ho detto prima, la cosa va vista in relazione ai quindici anni della nostra attività. Siamo cresciuti piano piano e se avevamo un euro da investire, ne investivamo un euro e mezzo. Ci siamo tolti i soldi dalle tasche e li abbiamo spesi sempre soltanto per la crescita del negozio. Non ho mai avuto supercar; vado in giro con i furgoni, faccio una vita normale, come tutti, non ricerco status symbol ed il mio plus è la crescita del negozio.

TG: Immagino che la clientela che si rivolge a Voi arrivi dalla zona, ma forse soprattutto da fuori regione, è così?

MP: Sì, diciamo che con le strutture che abbiamo inserito all'intero dell'attività, abbiamo sicuramente avuto una visibilità più ampia a livello nazionale che ci ha dato la possibilità di crescere, anche con tutti gli altri prodotti che teniamo in negozio. Il nostro bacino commerciale si è allargato molto, abbiamo clienti che arrivano dall'Abruzzo e dall'Emilia Romagna; oltre naturalmente a servire tutta la provincia di Ancona ed il suo hinterland. Da poco, abbiamo aperto anche una seconda attività a Macerata, quindi stiamo lavorando anche su quel territorio, ma di consuetudine abbiamo clienti che gravitano su di noi dalle Marche e dalle regioni limitrofe. Spesso, capita anche che ci siano dei clienti che arrivano da Milano, da Torino e da Roma.

Luca Crestani Big Air
Luca Crestani se la ride seduto sul bordo della bowl di Big Air Lab.

TG: Vengono da Voi per provare la bowl sopraelevata e lo skatepark o anche per acquistare i prodotti che distribuite?

MP: Principalmente, quando vengono da molto lontano, vogliono girare nelle strutture che abbiamo, perché disponiamo anche di una skate-plaza di circa 700 mq, oltre che di una bowl fantastica. Questi sono i motivi primari che inducono i visitatori a conoscerci, ma poi si fidelizzano per tante altre cose, interessandosi anche al discorso dell'abbigliamento. Abbiamo anche un sito online, perciò quando passano da noi vengono a vedere i prodotti e poi li ordinano online.

Luca Crestani nella skate plaza di Big Air.
Luca Crestani nella skate plaza di Big Air.

TG: Possiamo dire che il segreto del Vostro successo è prendervi cura del cliente, garantirgli un'ottima assistenza e fidelizzarlo?

MP: Noi partiamo da quello; non siamo semplici commercianti, ma offriamo un negozio che garantisce dei servizi. La nostra è una grandissima famiglia che mette al centro il cliente facendo in modo che si senta a casa, ma siamo anche un contesto estremamente tecnico, perché tutti i nostri collaboratori sono altamente specializzati. Noi partiamo da questa esperienza: offriamo competenze tecniche e servizi per arrivare poi, eventualmente, ad un'ipotetica vendita finale, ma prima pensiamo e speriamo di fare stare bene il cliente all'interno dell'attività.

TG: Una curiosità... Se volessi comprare qua da Voi dei pantaloni della Bastard troverei questo marchio in negozio?

MP: Sono anni che cerchiamo di collaborare con Geppo, penso che finalmente siamo riusciti ad arrivare ad un accordo perciò, a breve, troverai sicuramente tutta la linea Bastard in casa, da noi.

TG: Quindi dovrò ritornare?

MP: Per forza, noi lavoriamo anche su richiesta, specialmente quando il brand spacca, com'è il caso di Bastard... Ci risulterà facile avere in casa quello che cerchi e riuscire ad accontentarti anche in questo.

TG: Grazie davvero per l'ospitalità. Paolo, ho ancora un'ultima curiosità da porti. Bellissimo il logo della Big Air, chi l'ha studiato e realizzato? E cosa significa?

MP: Il pinguino della Big Air l'ha disegnato un nostro amico, Luca Forlani, detto anche B Last, seguendo le indicazioni che gli avevo dato. Prima, avevamo un vecchissimo logo, bellissimo, ma un po' indecifrabile. Ho cercato di trovare un animale simpatico che rappresentasse la nostra filosofia. Il pinguino non è solo un uccello acquatico e non è soltanto un animale legato all'inverno ed alla neve, infatti lo possiamo trovare anche in posti caldi come il Sudafrica. E' un animale che rappresenta gli sport che noi pratichiamo, sia in inverno che in estate, dallo snowboard al surf.

TG: Come vi è venuto in mente di aiutare il Basement Party facendo loro da sponsor a quella bellissima iniziativa culturale Underground?

MP: Per quello che mi riguarda, la collaborazione con i ragazzi del Basement Party è partita immediatamente fin dall'inizio della loro proposta di Street-Culture. Avevamo già un ottimo rapporto cooperativo con Giacomo Monachesi e Jerry Brigante, per quello che riguarda lo skate park di Osimo che, tra l'altro, è una bellissima struttura. Da lì è stato facile collaborare anche con il Basement Party. 
Un evento che abbiamo visto partire in modo molto tranquillo sta riscuotendo sempre più successo, pertanto anche per noi è stato normale manifestare ancora più interesse verso di loro.

Mario Paolillo e Luca Crestani

TG: Mario, stavo scherzando, come avrai capito non era l'ultima domanda, forse era l'ultima domanda facile, adesso ti proporrò qualcosa di più cattivo... (Risate) 
...Geppo dice che la sua è l'unica bowl sopraelevata, ma vedo che anche voi avete una bowl spettacolare... Come la mettiamo questa cosa?

MP: Aspetta... Geppo dice sicuramente la verità. La bowl del Bastard Store è una delle strutture, architettonicamente parlando, più belle al mondo. Sia per essere stata collocata nel vecchio Cinema Istria, sia per il fatto d'essere stata rialzata a 5 metri da terra sopra il loro magazzino e per il fatto di avere un patio che permette di seguire le evoluzioni dei rider. Certo che anche la nostra struttura non è da meno...

TG: Cosa c'è sotto la Vostra bowl?

MP: Anche noi abbiamo un magazzino, ma il nostro non è a vista perché non siamo belli e precisi come Geppo e i ragazzi della Bastard. Da noi in magazzino c'è il caos infernale.

(Risate)

MP: E parecchio legno...

TG: Luca, tu sei un campione di skate, dimmi qualcosa anche tu sulla bowl, per favore.

Luca Crestani: La bowl di Big Air è nata quasi 5 anni fa quando Mario mi ha parlato del suo nuovo progetto di ampliare il negozio e pensare ad una struttura unica. Da lì è partita l'idea di creare qualcosa indoor, anche perché in Italia siamo molto carenti di strutture all'interno. Si pensa che il nostro sia un bel paese e ci sia il sole tutto l'anno, ma purtroppo non sempre è così. Molti praticanti e appassionati di skateboarding si ritrovano poi nei mesi invernali a non avere la possibilità di utilizzare lo skate, proprio perché ci sono pochissime strutture al coperto. Abbiamo riflettuto sulle varie possibilità ed insieme abbiamo pensato di creare qualcosa di unico e fare qualcosa che non esisteva ancora nella nostra zona. Poiché da più di 15 anni sono attivo nella progettazione o anche solo nell'organizzazione di eventi in zona, mi sono dedicato a questa impresa.

Luca Crestani

TG: Il progetto della bowl è tuo?

Luca: Ho disegnato la bowl ad un primo livello di stesura del progetto; mentre a livello tecnico mi ha aiutato moltissimo Marco Morigi che, oltre ad essere uno skater, è anche un geometra che sa esattamente dove mettere le mani e come progettare più precisamente una struttura del genere.

TG: E' una bowl di legno con pezzi tagliati singolarmente uno ad uno?

Luca: E' stata una vera sfida, perché era la prima volta che disegnavamo e progettavamo una cosa del genere, non avevamo mai fatto una "piscina" in legno a tutto tondo...

TG: La costruzione è stata fatta in modo artigianale?

Luca: E' artigianale; l'ho costruita insieme ad altri due ragazzi che non c'entrano niente con lo skate, però hanno delle affinità e delle particolari abilità per lavorare il legno.

TG: Avete fatto tutto a mano piegando il legno?

Luca: Tutto a mano fino alla parte della posa della pannellatura che si vede esternamente; sotto di quella ci sono tre strati di pannelli avvitati con viti torx e tanta tanta colla, fino a far diventare il tutto un corpo unico, come se fosse cemento. E' una bowl particolare perché i bordi sono di cemento e quando li tocchi con lo skate senti che il suono cambia.

TG: Domanda cattivissima, se vuoi puoi non rispondermi... Quanto è costata?

MP: Se vuoi non ti rispondo... (Risate) ...parecchio, ma meno di quello che si pensa..

TG: Si paga un biglietto per venire a giocare qua dentro? Possiamo dire giocare?

MP: Certo, fondamentalmente è un gioco... Abbiamo un'associazione sportiva legata all'AICS della quale Luca è il Direttore Tecnico.

TG: Bisogna essere soci per avere l'assicurazione e tutto il resto?

MP: Certo, ci vuole l'assicurazione per tutelare il rider nelle nostre strutture. Siamo legati al CONI.

TG: Ok Luca, adesso, se vuoi, fammi vedere qualche trick.

Luca Crestani nella fantastica bowl di Big Air Lab a Camerano.
Luca Crestani nella fantastica bowl di Big Air Lab a Camerano.

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