martedì 23 maggio 2017

Tony Graffio incontra Debs a Mutonia

"La differenza tra possibile e impossibile sta nella determinazione dell'uomo." James Thain


Mutoid campo

Lo scorso 10 marzo sono tornato a Mutonia, dopo una prima visita effettuata molti anni fa. In tutto questo tempo sono cambiate molte cose. Anche questa volta mi sono fermato per una breve pausa durante un viaggio che aveva un'altra destinazione finale. Non è facile riuscire a cogliere il significato e le atmosfere di questo luogo, ma è stato bello vedere che il mio passaggio ha lasciato un po' di curiosità in chi ho incontrato. TG



Tony Graffio: Hi, are you english?

Woman: Yes I am english.

TG: Where are you from?

Woman: Quite near London.

TG: How long have you been here?

Woman: I just come to visit my friends for the week-end, a long week-end...

TG: Ah!

Debs: Just since 2 o'clock. She arrived today.

TG: Have you already been here?

Woman: Oh yes, two or three times.

Debs: Volete un bicchiere di vino rosso ragazzi?

TG: Volentieri, grazie.

Debs: Oggi è venerdì!


Arco arrugginito Mutonia Sant'Arcangelo di Romagna

TG: Debs, grazie a te abbiamo capito che io sono stato qui a Mutonia nel 1993.

Debs: Sì, direi di sì, dopo aver visto le fotografie che hai postato ieri.

TG: Quando sono passato di qua 24 anni fa, tu da quanto tempo ti trovavi qui al campo?

Debs: Io sono arrivata qui nel 1992, ecco perché te lo so dire. In una delle immagini ho visto la nostra roulotte ed ho detto: "Cazzo, quella era la mia vecchia casa! Che stile, con la finestra coperta con la plastica! (risata)

TG: Oltre a quelle tre fotografie, ne ho anche altre da stampare. Non so quando, ma ve le porterò. Vi troverò vero? Resterete qua ancora?



Arriva il vino e brindiamo.

Debs: A questo incontro, dopo tanto tempo.

TG: Debs da dove arrivi esattamente? Che giro hai fatto prima di fermarti qua?

Debs: Io sono del Sud dell'Inghilterra; ho incontrato alcuni Mutoid quando avevo 18 anni in un locale da quelle parti, però ero già a conoscenza del fatto che c'era questo gruppo di ragazzi. E' stato nell'estate del '92 che finalmente ho incontrato il vero nucleo del gruppo, a Berlino, poi siamo arrivati qua per Natale di quello stesso anno.

TG: Quando sono nati i Mutoid?

Debs: Nel 1986, a Londra. Erano un gruppo di ragazzi che occupavano degli spazi. Il gruppo era nato per occupare capannoni e posti da utilizzare per le realizzazioni artistiche e per le mostre. Avevano diverse regole e aggiungendo le loro opere si potevano fare feste di apertura o di chiusura per le esposizioni. Era un modo diverso di fare feste con un tetto sopra la testa. E' nato tutto un po' per questo motivo. Tutti erano abbastanza degli artisti. Tutto era piuttosto underground e street, era un tipo di arte molto outsider.

TG: E' tutto nato dal movimento Punk?

Debs: Ma certo! Erano tutti punk. In Inghilterra negli anni '80 abbiamo vissuto un momento particolare della nostra storia, perché avevamo questo governo di Margaret Tatcher che ci spingeva ad essere dei giovani alternativi che volevano esprimersi in un altro modo. Erano state fatte delle leggi contro la socializzazione: era impossibile incontrarci in più di 10 persone.

TG: Veramente?

Debs: Sì, avevano elaborato una legge così! Se ci si riuniva in più di 10 potevano dire che quella era un'adunata illegale.

TG: Sai che credo che in quel caso la Tatcher per paura di scioperi e sommosse abbia preso in prestito una Legge fascista che qui è ancora in vigore.

Debs: Lei aveva paura di tutto ed ha introdotto questo sistema dove ognuno doveva pensare per sé e tutti gli altri potevano andare a farsi fottere. Praticamente, voleva che la gente dovesse soltanto sopravvivere e basta. Io credo che questa è un'idea che ha introdotto lei e che ancora adesso molti vorrebbero che seguissimo questo modello.

TG: C'era molto classismo?

Debs: Infatti, molto. Per fortuna, noi proponevamo la nostra controcultura. La nostra è stata una battaglia contro quello che stava facendo la Tatcher. All'epoca, oltre ai Mutoid c'erano altri gruppi anarchici che proponevano un diverso stile di vita. Grazie all'arte ed a quello che facevamo, riuscivamo ad ottenere un buon sostegno popolare. I giornali e la televisione parlavano di noi perché eravamo molto più visibili di coloro che occupavano e basta.

TG: Eravate giovanissimi.

Debs: Sì. (risata sonora) A quei tempi sì. Io più di tutti! La prima volta che sono andata a vivere in questo modo in strada avevo 18 anni.

TG: Posso chiederti in che anno sei nata?

Debs: Nel 1972. Gli altri sono un po' più vecchi di me, anche di 10 anni.

TG: In pratica a 15-16 anni eri già in giro da sola?

Debs: Sì.


Sant'Arcangelo di Romagna

TG: Com'è andata a Berlino?

Debs: Io ero lì da poco, Berlino è stata la seconda tappa del viaggio dei Mutoid. Eravamo in un posto pazzesco sulla "Terra di Nessuno".

TG: Tra L'Est e l'Ovest.

Debs: Esatto: c'era il Reichstag, il fiume e questa Terra di Nessuno dove si tenevano i festival. Non c'erano solo i Mutoid, ma anche altri gruppi. C'erano i tedeschi ed anche gli Spiral Tribe. C'era un bel miscuglio di persone e gruppi anarchici che si sono incontrati in una grande festa. Io sono arrivata alla fine di quell'evento e mi sono unita a loro. A quei tempi nell'area c'erano due Mig parcheggiati che sono stati utilizzati in una scultura, e alcuni Panzer. E' stato un momento piuttosto speciale della storia e dei Mutoid. Poi, sono venuta qui e anche questo posto è diventato speciale.



TG: Come avete trovato questo posto? C'era un festival?

Debs: Nel 1990, due anni prima che arrivassi qui, i Mutoid erano stati invitati a partecipare ad un festival teatrale che si svolge in luglio. La città di Sant'Arcangelo ha invitato il gruppo a venire qui per partecipare a delle perfomance.

TG: Avevate dei contatti con qualcuno?

Debs: Sì, con un gruppo di Milano che provavano a trovarci del lavoro in Italia.

TG: Ti ricordi chi erano?

Debs: Erano gli Shake Decoder, si trattava di una casa editrice di Milano, credo che esista ancora adesso. C'era anche un gruppo di bikers di Milano che erano molto coinvolti in questo posto, ma dovremmo chiedere a Strapper se li ricorda. I Mutoid sono venuti qua. All'inizio si erano piazzati all'interno della città di Sant'Arcangelo, ma il posto non era adatto ad accogliere lo spettacolo, così hanno girato per cercare il posto giusto. Sono entrati qua ed hanno detto: "Cazzo, questo è il posto!"


Arte Mutoid

TG: Quanti eravate allora?

Debs: Questo non lo so dire con precisione, ma più o meno, costantemente siamo sempre stati una ventina. Non sono sempre state le stesse persone, ma ci sono ancora due dei membri originali di quel gruppo che è arrivati qua nel 1992.

TG: Chi sono?

Debs: Strapper, il mio compagno, e Charlie. Non so se l'hai già incontrato... Anche a lui ho chiesto di te e gli ho detto che se per caso vedeva un tizio girare qua intorno di chiedergli se è Tony Graffio.

TG: Hai visto che poi ci siamo incontrati? Invece, quei ragazzi che ho fotografato nel '93, chi erano?

Debs: Il ragazzo biondo con i capelli ricci sul triciclo si chiama Uri. Una volta che è partito da qua è tornato nel suo paese d'origine, Israele. E' stato lì per un po' di tempo e adesso vive a Berlino, è un produttore di film documentari.

TG: Ah, caspita, interessante!

Debs: Johnny, l'altro ragazzo è scozzese, adesso vive a Londra e lavora come performer, è un clown.

TG: Che età avranno?

Debs: Johnny avrà un paio d'anni più di me e Uri ha la mia stessa età. Avrà 45-46 anni adesso.

TG: E' vero che Mutonia è diventato un parco protetto dalle Belle Arti?

Debs: Sì, abbiamo avuto il sostegno delle Belle Arti e praticamente adesso questo posto è aperto al pubblico. Quasi quattro anni fa ci avevano messo sotto sgombero, perché eravamo qua quasi abusivamente...

TG: Io avevo letto che un vostro vicino si era lamentato...

Debs: Sì, purtroppo, sì. Era solo una persona, però ha proprio rotto i coglioni e ci voleva buttare fuori ad ogni costo. Noi abbiamo chiesto aiuto ad un po' di persone qua a Sant'Arcangelo di Romagna e tutti ci hanno aiutato volentieri, A quel punto, grazie all'interessamento di molta gente siamo riusciti ad avere il sostegno delle Belle Arti di Bologna, cosa che non ci saremmo mai aspettati di ottenere. Non so farti i nomi di chi ci ha appoggiato, però penso che anche la petizione online che ha raccolto circa 28'000 firme abbia avuto la sua importanza. Tutti i cittadini di Sant'Arcangelo ci hanno sostenuto.



TG: Siete ben visti qua in città.

Debs: Sì, sì, infatti. Ci hanno sempre accolto molto bene.

TG: Mi aveva colpito il fatto che ci fosse qualcuno tra di voi che venisse dall'isola di Skye che è un po' un paradiso terrestre, ti risulta? Ti ricordi qualcuno di loro?

Debs: Può essere, sono passati diversi scozzesi da qua. Non ricordo con precisione i nomi, ma abbiamo avuto gente da tutto il mondo qui. Adesso siamo inglesi, scozzesi, italiani e un canadese.

TG: Parlate ancora tanto in inglese?

Debs: Sì. Siamo bilingui, quando parliamo tra di noi parliamo inglese e italiano.

TG: Avete fatto famiglia e avete figli?

Debs: Sì, infatti. Questo fatto ha un po' cambiato le esigenze del posto. Alla nostra età è normale avere dei figli. Questo, oltre ad essere un posto per lavorare ed esporre, è anche un posto per fare famiglia. Come ho fatto io.

TG: Adesso però, credo che questa comunità abbia un numero chiuso. E' stato imposto di fare così.

Debs: Purtroppo, sì. Abbiamo fatto un accordo col Comune ed adesso legalmente abbiamo degli obblighi.

TG: Potete avere i vostri ospiti, ma diventa difficile aggiungere al gruppo degli elementi fissi.

Debs: Sì, è così.

TG: Difficilmente vi potranno mandare via adesso?

Debs: Speriamo sia così. Anche se in realtà il nostro accordo è valido fino al 2019, poi si vedrà.


Charlie
Charlie

Debs

Mutonia

Tony Graffio Uri Mutoid
Per chi ha voglia di gustarsi la stampa originale in silver print della fotografia che ho scattato a Uri nel 1993, ci vediamo giovedì 25 maggio alle ore 19 presso la Galleria Lampo della Santeria Social Club di via Toscana, 31 a Milano.



Nessun commento:

Posta un commento