lunedì 29 maggio 2017

Lu Lupan: dal rottame agli umanoidi

Restiamo a Mutonia dove ho incontrato anche Lu Lupan, un'artista di origine veneta che s'è trasferita qui nel 1996 per impiantare il suo laboratorio di scultura e di assemblaggio di rottami. TG

Lu Lupan

Tony Graffio: Lupan, a proposito di rottami, mi dicevano che adesso anche reperire questo materiale è diventata un'operazione abbastanza complicata, è vero?

Lu Lupan: Adesso sì, perché i rottami che trovi per strada appartengono tutti all'azienda che smaltisce i rifiuti; dai rottamai sarebbe necessario esibire una licenza. Non è così semplice recuperare il rottame.

TG: Allora, se qualcuno vuol farvi un bel regalo vi porta del rottame?

LL: Se uno vuol farci un regalo, ci porta dei bei rottami, sì (risata). Più sono belli i rottami, più è bello il regalo (risata).

TG: Hai fatto studi d'arte?

LL: No, ho fatto pratica lavorando.

TG: Saldi il ferro?

LL: Certo, curo tutto, alla ricerca dei materiali, al design, alla finitura. Dall'inizio alla fine. 

TG: Che materiali lavori?

LL: Preferisco i metalli, però lavoro tutto quello che ha una forma interessante: dalle materie plastiche alle resine. Mi interessa tutto quello che si può trovare.

Mutonia

TG: Ti capita di fare delle mostre?

LL: Sì, capita che qualcuno arrivi qui e mi chieda una determinata cosa, un certo soggetto...

TG: Lavori su commissione?

LL: Sì.

TG: In che modo un potenziale cliente ti trova?

LL: Soprattutto col passa parola, oppure hanno visto in giro i miei lavori.

TG: E' possibile definire in qualche modo il tuo genere artistico?

LL: Faccio degli assemblaggi figurativi. Mi piacciono sia gli umanoidi che i oggetti del regno animale.

TG: Le tue sculture sono fisse o mobili?

LL: Viaggiano tutte. C'è n'è solo una tra queste che non viaggia.

TG: Sono tutte mobili? Su ruote?

LL: Sono tutte trasportabili, si montano, si caricano e una volte arrivate a destinazione si rimontano.


TG: Quando hai iniziato questa attività?

LL: Io ho incominciato nello stesso anno in cui mi sono trasferito qui. Mi sono appassionata pian pianino e poi ho iniziato.

TG: Perché c'era già chi faceva questi lavori.

LL: Assolutamente. Il gruppo si occupa del recupero diretto dei rottami per sculture per spettacoli; costumi o tutto quello che si può fare a titolo espressivo o artistico nel mondo dello spettacolo.

TG: Hai delle preferenze sui materiali?

LL: Sì.


TG: Sai già quello che vuoi? O dipende da quello che trovi?

LL: Diciamo che le possibilità viaggiano su tutti e due i binari. Posso andare a cercare i rottami perché mi servono per fare una certa cosa, oppure posso trovare un rottame con una forma che m'ispira un certo soggetto, quindi mi capitano entrambe le cose. Come materiali, mi piace lavorare metalli differenti insieme.

TG: E' difficile saldarli o unirli? Metalli diversi si saldano con difficoltà.

LL: Beh, sì io uso poco la saldatrice in proporzione agli altri fissaggi. Uso di più i fissaggi meccanici come viti e rivetti... bulloni...

TG: Quello è un angelo?

LL: In molti in quella scultura vedono un angelo, in realtà è Birdy, una donna-uccello.

TG: Cos'altro vuoi aggiungere?

LL: Finalmente è primavera e posso stare in officina più volentieri.

TG: In inverno fa freddo anche qua, poi vicino al fiume, figuriamoci...

LL: Eh sì, fa freddino (risata).

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