domenica 26 febbraio 2017

Amore, sesso, estasi, eros e passione: facciamo chiarezza

"Il sesso è chimica, la sessualità è alchimia, l'eros è la cultura della sessualità, l'amore è la tensione oltre la leopardiana siepe". Maurizio Bossi

Ci sono argomenti che possono creare confusione in tutti noi; molto dipende dal nostro modo di vedere le cose, dalla nostra cultura, ma anche dall'approccio che abbiamo con la realtà che ci circonda e dalle esperienze che abbiamo avuto. Possiamo essere già adulti, o perfino molto maturi, eppure c'è sempre qualcosa che ci sfugge, qualcosa che non ci è chiaro. A volte, pensiamo di sapere tutto, poi nel momento di esprimere un concetto o di fare chiarezza dentro di noi ci accorgiamo di sapere ben poco e di non riuscire ad esprimere le nostre idee come vorremmo.Forse questa pagina potremmo inserirla in archivio come PMP, ovvero nascondendola tra i pensieri molto personali, ma è anche vero che spesso la realtà oggettiva è una media del pensiero espresso da chi è intorno a noi. Ascoltando gli altri possiamo poi ascoltare meglio anche noi stessi e riflettere meglio sul significato delle cose, dei momenti che attraversiamo nelle nostre vite e fissare un'istantanea di ciò che abbiamo fatto e di ciò che abbiamo provato veramente, oltre che di ciò che ci è sfuggito per sempre.
Ho voluto coinvolgere in questo ragionamento tre persone molto diverse tra loro, una di queste persone è un uomo di scienza, un divulgatore molto noto al pubblico radiofonico e televisivo, uno specialista della sessualità, ma anche dei sentimenti, un personaggio di indubbia dialettica e cultura: l'amico Maurizio Bossi. Gli ho voluto chiedere cosa sono il sesso e la sessualità e da lui ho ricevuto una risposta netta e sicura, in circa un minuto e quindici secondi. Per il Professor Bossi tutto è molto chiaro e definito. la sua visione sicuramente potrà aiutare a rendere tutto più comprensibile anche per noi. TG


Ragazza nuda con tette a pera
Csilla 1997
Sesso e Estasi (per il Professor Maurizio Bossi)
Il sesso è un fattore chimico e organico. Chimico perché abbiamo il testosterone, organico perché abbiamo i genitali, maschili e femminili. La sessualità è qualcosa che prende a tutto tondo. In altri termini, quanti sono i sensi? Cinque. E noi quando facciamo l'amore quanti ne usiamo? Uno, due? La sessualità li comprende tutti e forse anche il sesto senso. E poi? Nella sessualità ci sono le sinestesie. Che cosa sono le sinestesie? E' quando con un senso ne senti un altro. Io ti guardo, ma sento il tuo profumo, lo sento con gli occhi. Lo diceva Marcel Proust ne "La ricerca del tempo perduto". Se noi riusciamo a capire Proust riusciamo a capire una sensualità polisensoriale e lì allora è l'estasi. Certo, l'ha provata anche Santa Teresa d'Avila l'estasi. Andiamo a Roma a vedere il capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, guardiamo lei e ci rendiamo conto che quella è un'estasi d'amore, è un'estasi a tutto tondo che coinvolge tutti i cinque sensi.La sessualità è un'atmosfera, un'unione, una fusione; è un po' essere fuori di testa, ma che bello!

Stefano Bacci è un altro amico al quale mi sono rivolto per chiedere un parere su amore e eros, perché la sessualità è complessa, ci coinvolge anche sentimentalmente, non solo a livello sensoriale ed ha molte sfumature che un uomo attento e sapiente osservatore come lui sa distinguere e raccontare con delicatezza anche agli altri. Certo, le parole sono molto utili per spiegare anche quello che sembra impossibile definire; spero che apprezzerete i nostri tentativi. TG

Cos'è l'Amore (per Stefano Bacci)
Ti prende, ti scansa, ti travolge, ti accompagna, ti sfugge, ti insegue, ti tormenta, ti acceca, evoca l'invisibile, ti schiaccia, ti toglie peso, ti toglie il sonno, ti toglie il fiato, finalmente ti fa dormire, finalmente respiri. Ti stravolge in mille spasmi, ti rilassa, ti illumina, ti incupisce, ti rimbambisce, ti fa genio, ti eleva, ti abbatte, non dà scampo, non c'è scampo senza di lui, Ti dà fiducia, ti insospettisce, ti incrudelisce, ti nobilita, ti fa meschino, ti rende generoso. E illusorio, è un falso storico, è la faccia presentabile di egoismi inconfessabili, è auto-convinzione, è la ricerca dell'altra metà del cielo, o della mela, o del senso della vita. E' un ormone impazzito, un ferormone "ad personam", è l'arte di arrangiarsi con quel che c'è, è individuarsi con certezza fra milioni, è il gradiente fra il Principe Azzurro sognato e il vecchio ragioniere coniugato, è dedizione, è tradimento, è seduzione, è asservimento, sopruso, sopraffazione, cura, svilimento. E' rifiuto, è accettazione, è fuga dalle responsabilità, è assunzione di rischio. E' batticuore, è sospiro, è ingombro reciproco, è compagnia. Lo neghi, lo piangi, lo evochi, lo brami, lo rifuggi, ne ridi, ne piangi, ne parli, ti sforzi di capire. Arriva, ma sei ancora troppo giovane; arriva, ma sei già troppo vecchio. Arriva, ma è asincrono. Esiste, non esiste, comunque finisce. Ma con tutto quel che ho scritto, e tutto quel che si potrebbe ancora scrivere e dire, non c'è da sorprendersi se poi ciascuno lo intende a modo suo e due che la vedano allo stesso modo sono più rari di un unicorno. L'amore: tutti capiscono questa parola per convenzione; tutti lo vogliono definire, ma le definizioni non coincidono quasi mai. Qualcuno lo vive, qualcuno ne muore, qualcuno lo maledice, qualcuno uccide in suo nome. Pochi si lasciano portare là dove maturano i suoi frutti, allungano una mano, chiudono gli occhi e ne gustano il sapore...
Adesso un altro esempio sotto forma di racconto breve, forse è una storia vera, o s'ispira a qualcosa che qualcuno ha raccontato a Bacci, si tratta di un'immagine latente, qualcosa che ci piace raccontare perché in qualche modo è più vicino al mondo della scrittura con la luce che con la scrittura con la penna e vuol tentare di essere vicino al modo di sentire delle donne che, a detta di tutti, è molto diverso dal modo di intendere le cose dell'universo maschile. Non vi sorprendete, il nostro Bacci sa fare anche questo.
Cos'è l'Eros (per Stefano Bacci)
Mi ha colto di sorpresa, non ve lo nascondo. Eppure l'avevo praticamente cresciuta io, perché la mamma, mia sorella, spesso non c'era. E, anche quando c'era, spesso non c'era, persa nei suoi mondi prematuramente messi alla prova da un gioco, quello della giovane mamma, troppo più grande di lei. Ha fatto tutto la zia, che sarei io, e che pure avevo si e no una dozzina d'anni più di lei. La conosco come nessuno al mondo e so tutto di lei, tuttavia la domanda mi ha colta impreparata. "Zia, come definiresti l'eros?". Mia nipote ormai è grande; ha il ragazzo e fa l'amore con lui. Quindi sa cosa è il sesso, ma l'eros, per coloro che arrivano a praticarlo, lo si impara molto più tardi. E non è per tutti. Molti restano proprio estranei a quell'universo e molti ancora lo scambiano semplicemente con la pornografia, che è un altro film. Ci pensai su; la domanda richiedeva una risposta all'altezza. Dopotutto ero la zia preferita. Ora, una messalina "
sciupamaschi" non lo sono stata mai, ma malgrado questo, credetemi, non mi sono fatta mancare niente. Nella mia memoria sono impressi ricordi, precisi o imprecisi, di passate prodezze. Niente di inimmaginabile, ma non comunque robetta da disprezzare. Eppure non trovavo niente se non definizioni da film o da romanzo, finché non mi venne in mente l'impronta di una mano piccola, sullo specchio di un armadio. La mia impronta. La mia mano. Dovevo pure appoggiarmi da qualche parte, travolta come ero dal mio amante di quel periodo, di gran lunga il più sapiente zozzone nel quale mi sia mai imbattuta e al quale volentieri tornerei a concedermi ancor oggi se solo incrociasse di nuovo in questo angolo di mondo. Lì per lì la mano non rivestiva un ruolo primario: era il gioco degli sguardi attraverso lo specchio a catturare la nostra attenzione e a renderci schiavi felici di quel breve passaggio. Ci accorgemmo dell'impronta solo il giorno dopo, e quando io uscii di casa per prendere il treno che mi avrebbe riportata a casa, lui era giù al lavoro. Scrissi in qualche modo: "Pazza di te" sotto l'impronta. Lui mi confessò che non gli riuscì di cancellarla per settimane e non poteva guardarla senza un fremito e un sospiro. Ecco, avevo la risposta per la nipotina adorata: "L'eros? E' l'impronta di una mano femminile sullo specchio di un armadio". Il resto è semplice pulsione.

Per concludere questa panoramica nel mondo dell'amore, dei sentimenti, delle pulsioni fisiche e delle sensazioni interiori che giungono forse fino all'estasi dell'anima, per chi ne ha una, ho voluto prendere un pensiero poetico sull'amore di un amico poeta che ha sempre scritto su questi argomenti e che qui, in modo magistrale, è riuscito a toccare tutti gli argomenti che stiamo trattando dandoci un esempio immortale di cos'è la passione, un impulso che contiene ogni cosa e che è il motore delle nostre azioni.
La lucidità, un po' come l'amore, scaturisce in momenti particolari della nostra vita in cui senza accorgerci siamo in grado di dire o fare cose che mai avremmo immaginato di riuscire ad esprimere, spero che quello che compare in queste righe possa avere un senso anche per voi. TG




I motivi di un insano Amore
Non esiste donna più bella di te
ma non per questo
impazzisco d’amore.
Mi piace come ti muovi
come mi guardi
come mi parli.
Nessuna ti supera in femminilità.
Adoro accarezzare
le curve del tuo corpo.
Seguire con la mano
il profilo
dei tuoi fianchi
fino a scendere sulle
gambe.
E sfiorare la tua
nuda pelle.
Sentire le tue forme
adattarsi alle mie
in un unico movimento.
Il tuo corpo caldo e profumato sotto
il mio
in perfetto equilibrio
provoca un'estasi
di sensi ed emozioni.
Sei stupenda misteriosa
a volte perfino irreale.
Il piacere
che mi doni è da vertigine infinita.
Sono sconvolto
ma non è per questo
che ti desidero
e che a te non posso
rinunciare.
La tua estrema gentilezza
i tuoi modi discreti
la tua bocca enigmatica sorride
morbidamente.
Nessuno è uguale a te.
Come posso spiegarti
quello che provo quando
mi abbracci?
A volte mi sveglio nella notte
ed inizio a parlarti.
Ti amo anche per tutto questo
ma soprattutto perché
tu sei donna
solo con me.

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