domenica 8 maggio 2016

Uno sguardo sul mondo delle aste fotografiche con un occhio di riguardo alla Russian Criminal Tattoo Encyclopaedia di Sergei Vasiliev

Giovedì 5 maggio 2016, Milano. Hotel The Square, via Albricci 2. Asta di Maison Bibelot Efebi, Tatuati ed altri sguardi sul mondo.
(E' stata fatta un'elaborazione grafica della fotografia di copertina di questo servizio per tutelare l'identità dei compratori presenti in sala)

Nonostante molti galleristi e collezionisti riforniscano le case d'asta di opere da mettere in vendita, nelle fiere d'arte europee è negato l'accesso alle case d'aste, cosa che ci fa pensare che forse questi mondi non si vogliano mescolare troppo tra loro. Molti probabilmente pensano che sia meglio tenersi l'opzione di vendita all'incanto come ultima chance per provare a piazzare quei pezzi ai quali le normali strategia di marketing e di vendita non riescono a far raggiungere i prezzi sperati.
Il mondo del collezionismo d'arte è una realtà particolare che ha molto in comune con il mondo della finanza e dei titoli di Borsa: si scelgono dei nomi, si punta su di loro e s'investono molti soldi per far salire questi titoli, o le quotazione delle opere degli autori in nostro possesso. Molto dipende anche dalle mode del momento, dalle voci che girano e dal fatto che siano in molti a sostenere un autore, parlandone, facendolo conoscere, organizzando mostre, pubblicando articoli su riviste specializzate, libri e cataloghi. Poi se se ne occupa anche la stampa quotidiana, o esce qualche film o documentario, meglio ancora (vedi il caso Vivian Meier). Uno degli ultimi passaggi da non trascurare per storicizzare un artista è quello di far acquisire le sue opere dai musei (spessissimo donandole), peccato però che in Italia non esista un museo nazionale della fotografia, o qualche altra istituzione credibile che abbia un effettivo prestigio e che sia capace di valorizzare gli autori nostrani. 
Generalmente, quando inizia a circolare un certo nome tutti se lo vogliono accaparrare e dire la loro. Tutti intervistano i personaggi più in vista ed anche nel mondo dello sport ci siamo accorti da tempo di come funzionino effettivamente certe dinamiche. Non basta più essere un bravo atleta capace di raggiungere determinate prestazioni da record, bisogna anche essere un personaggio. A questo proposito, per meglio far comprendere quello che sto dicendo cito il saltatore-batterista Giancarlo Tamberi, un atleta che piace molto agli sponsor perché oltre a far parlare di sé per i propri risultati sportivi, incuriosisce molto il pubblico per il suo strano look, stile "2 facce", come se la sua barba che divide il volto a metà in modo asimmetrico, fosse uscita da un albo a fumetti della DC Comics, dando vita ad un neo Harvey Dent. Stesso discorso per tutti i calciatori super-tatuati e pieni di creste colorate che occupano costantemente le riviste di cronaca rosa e di gossip. Non sto ad insistere ulteriormente su questo punto per non andare troppo fuori tema, ma se volete vi potrei spiegare nel dettaglio come certi sponsor, allenatori, e squadre di calcio arrivino a corrompere gli allenatori della squadra nazionale di calcio per far convocare i propri calciatori, in modo che il valore di mercato di costoro si rivaluti all'istante. 
Claudio Gentile che allenava la nazionale Under 21 e convocava solo i più meritevoli, senza piegarsi alle logiche imposte da chi voleva far accrescere in modo fraudolento i propri investimenti (leggi: giocatori), è stato allontanato dal giro della nazionale di calcio. Personaggi come Antonio Conte di cui da tempo si conoscevano le attività illecite (sta per essere condannato a sei mesi di reclusione che forse verranno commutati in una ridicola ammenda pecuniaria per aver partecipato ad un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode sportiva, ma si sa, più sei importante meno paghi. La Legge non è uguale per tutti.) è tuttora il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio. Da qui si evince facilmente che le persone oneste non sono degne di rappresentare l'Italia, mentre chi delinque è meritevole di occupare certe posizioni di prestigio e perché no, di potere, forse proprio perché sono in sintonia con il sistema mafioso che regola il nostro Belpaese. Siamo andati fuori tema? Non lo so, giudicate voi, comunque certe operazioni più che culturali sono finanziarie, non contano i valori estetici ed anche il gusto è relativo, quello che pesa è il battage pubblicitario che sta intorno ad un nome, oltre che essere sempre in grado di stupire il pubblico. Può essere che talvolta anche ritrovarsi in qualche scandalo giudiziario, in Italia aiuti a farsi conoscere, apprezzare e rispettare dalla massa degli italiani pecoroni che amano fare i baciapile (leggi: leccaculo).
Ci tengo a specificare che questa non una mia opinione personale, ma è quello che ho capito fino ad adesso frequentando certi ambienti, certe persone, ascoltando certi discorsi ed osservando oggettivamente quello che accade.
Le aste sono uno strumento molto potente, nel mercato dell'arte, per fare affermare degli artisti su certe posizioni di valore ed è normale che intorno a questi ambienti si creino spesso dei giochini al limite del lecito per favorire l'incremento delle stime dei pezzi, siano essi quadri sculture, fotografie o altro.
Normalmente, il gallerista fa gran parte del lavoro per l'affermazione del nome di un artista, che spesso è meglio si occupi soltanto di produrre, magari in quantità, i suoi lavori, stando lontano da certe logiche ed evitando di proporre i suoi lavori in un circuito di vendita alternativa (leggi: svendita).
La fotografia in Italia non muove ancora un mercato di un certo interesse economico perché nel nostro paese c'è voluto molto più tempo che all'estero per far capire che anche le immagini fotografiche hanno una loro dignità artistica e collezionistica. Ci sono molti aneddoti che ci descrivono l'ignoranza perfino di certi autori che si sbarazzavano facilmente di stampe ritenute vecchie. Senza parlare del fatto che ho potuto assistere personalmente al recupero dalla discarica di parti di archivi di agenzie fotografiche che hanno chiuso negli ultimi anni. 
Va bene, abbiamo capito, la cultura fotografica in Italia, un po' come il livello di coscienza generale, è ai minimi termini, ma per fortuna qualcosa sta cambiando lentamente e c'è la speranza che si arrivi a conoscere un po' meglio questa materia per non commettere più certi errori ed evitare così di perdere parte della nostra storia e della nostra identità. 
All'ultima MIA Photo Fair, insieme alle gallerie, agli autori indipendenti, agli editori e agli altri espositori, abbiamo visto per la prima volta la presenza di ben 3 case d'aste che si occupano di fotografia: Minerva Auctions, Aste Bolaffi e Maison Bibelot. Minerva Auctions è entrata nel modo della fotografia nel 2008; Aste Bolaffi ha battute le prime fotografie circa un anno fa, mentre Maison Bibelot, una piccola casa d'aste con sede a Firenze ha fatto la sua prima asta fotografica lo scorso giovedì 5 maggio ed io sono andato a vedere in sala come s'è svolta questa licitazione, che valore hanno raggiunto le fotografie e quanto è stato venduto.
Innanzitutto, va detto che sentire che un'opera è stata aggiudicata, o battuta non significa assolutamente che questa sia stata effettivamente venduta ed è difficile capire se qualcuno di nuovo ne entri realmente in possesso, o se l'opera resti al banco per poi tornare nelle mani del proprietario d'origine. In quest'ultimo caso il venditore non paga la commissione di vendita, perché non è stata effettuata la vendita. Le condizioni di vendita sono spiegate molto bene nel catalogo dell'asta, le commissioni per Maison Bibelot sono nell'ordine del 25% per chi compra, IVA compresa (In realtà, come viene spiegato nei punti 8 e 9 delle informazioni di vendita di Maison Bibelot l'IVA non è applicata agli oggetti in asta, poiché gli oggetti in vendita sono usati e non sono sottoposti a questo regime fiscale, ma al servizio di mediazione della casa d'aste. Tra l'altro, mi è stato detto da chi frequenta le aste internazionali che Maison Bibelot, in quanto a trasparenza delle condizioni e a chiarezza su certi punti è da considerarsi tra i migliori mediatori a livello mondiale.). La commissione per chi vende è invece tra l'11% ed il 16% (tasse incluse). Ci sono altre condizioni per cifre molto ingenti che però non rispecchiano il mercato della fotografia d'autore.
Come abbiamo già avuto modo di spiegare ne: "Le case d'asta: che cosa sono e come funzionano veramente" le battute d'asta o le cosiddette aggiudicazioni sono legate ad un preciso momento temporale, ma possono determinare poi il prezzo di vendita di opere simili del medesimo artista da parte del mercato primario e non solo. Questo vuol dire che se in un asta è stato battuto o aggiudicato un pezzo X a 1200 euro quando prima il suo valore era, per esempio di 1000 euro, ad una prossima asta, o vendita, il valore di un pezzo analogo a quel pezzo X sarà aumentato del 20% diventando di 1200 euro. E' vero che all'asta cui ho assistito le fotografie offerte avevano prezzi piuttosto contenuti, il che lascia pensare che in questi casi molto difficilmente si ricorra a certi espedienti per far lievitare le quotazioni di un certo autore, ma è anche vero che in quella giornata non sono mancate le sorprese e su qualche fotografia particolare c'è stata una bella serie di rilanci.
Insomma, un po' d'emozione alle aste c'è sempre e se si pensa di riuscire ad andar via con un determinato pezzo, bisogna prima fare i conti col proprio portafoglio.
Ho seguito l’asta di fotografia del 5 maggio da Maison Bibelot insieme all'amico Joe Iannuzzi, un esperto d'arte che non conosce molto il mondo della fotografia, vi riporto qui di seguito alcune sue considerazioni fatte a "caldo".

Sergei Vasiliev - Russian Criminal Tatoo Encyclopaedia -  Lotto 65 - Donna tatuata con seno abbondante - cm 40,3X26,7 Prezzo stimato: 600/700 euro. Battuta per 2'300 euro.

TG: Joe, vorrei sapere che impressione hai avuto da quest’asta...

JI: Tony, ti premetto che di fotografia non me ne intendo molto, posso dirti che è la prima volta che ne vedo una, comunque è stata un'esperienza interessante. Ho visto che erano presenti molte fotografie vintage, di cui non viene detta la tiratura e dal prezzo mediamente contenuto dai 100 ai 500 euro, tranne che in alcuni casi.

TG: Che immagine ti ha colpito di più?

JI: Sicuramente quella di una galeotta russa tatuata e con l’abbondante seno messo a nudo, per questo pezzo infatti c'è stata una bella gara e la fotografia è stata battuta a 2300 euro, ben al di sopra del valore delle altre fotografie di Sergei Vasiliev.

TG: Ti sembra molto?

JI: Non saprei, ma con quella cifra penso che tu ne possa avere una donna in carne e ossa a domicilio con cui trascorrere piacevolmente qualche ora… Indubbiamente rispetto alle fotografie di altri carcerati uomini il soggetto femminile in quella posa e mezzo nudo ha meritato tale aggiudicazione. Poi, sai come è in queste cose, se due fanno gara ogni cifra è possibile.

TG: Ho visto che tutti i 151 lotti sono stati aggiudicati, che cosa ne pensi?

JI: Come ti dissi già per altre aste la parola aggiudicato non vuol dire venduto: alcune case d’aste segnano come aggiudicate anche cose non vendute, e vedendo quante fotografie hanno fatto la base d’asta ritengo che anche qui sia andata in questo modo.

TG: Ho visto che quasi tutte partivano da una cifra inferiore alla stima minima, come mai?

JI: È una cosa frequente in diverse case d’aste partire un 20%, massimo 30% in meno della stima minima. Dove invece partivano da cifre più elevate è perché avevano già avuto scommesse prima dell’asta.

TG: Non c’era molta gente in sala, perché?

JI: Beh sì, oggi molti preferiscono partecipare telefonicamente: è più comodo e meno stressante. Se sei presente in sala sei più coinvolto e rischi di non rispettare il limite d’offerta che ti sei dato prima dell’asta. Poi, in questo caso le cifre in ballo erano basse. In sala ho visto solo tre o quattro persone prendere la maggior parte dei lotti.

TG: Consiglieresti di comprare fotografie come investimento?

JI: Perché no, anche se devono essere di autori noti con un certo mercato, poi certo non puoi pretendere spendendo pochi euro che un domani diventerai ricco grazie a quelle fotografie. Certe cose sono più d’arredamento, se ti piacciono le compri e va bene così.


Lotto 50 Apollo 13 Command and Service Module (CSM) 1970 Stampa fotografica vintage  a colori cm 18 X 24. Stimati 500/600 euro, battuti 450 euro.

TG: Ti sono piaciute le proposte di Maison Bibelot?

JI: Generalmente sì, anche se prediligo gli artisti che utilizzano la fotografia come un mezzo per esprimersi: pensa a Vanessa Beecroft, lei fa installazioni/performance che vengano poi commercializzate tramite fotografie in tiratura limitata, la condizione della donna è sempre il tema centrale, sviluppato poi in vari aspetti. Pensa a Cindy Sherman, lei usa la fotografia come “finzione” viene creata una diversa realtà sia a livello temporale che di soggetto prima di scattare la fotografia. Le fotografie della donna sono il ritratto di se stessa nei quali appare travestita recitando un ruolo. C'è ambiguità narrativa e ambiguità di se stessa, lei è sia l'attrice che la creatrice delle fotografie. Di queste artiste non vi erano lotti.


Lotto 113 Toni Nicolini - Paesaggio svizzero dal finestrino, 1980 Stampa su carta politenata. Stmati 100/120 euro, battuti 80 euro.

TG: Però c'erano delle bellissime stampe al bromolio del 1930, dei lotti di fotografie della NASA che sono stato quasi sul punto di comprare, specie quella dell'Apollo 13 e tante altre fotografie interessanti di autori forse non molto conosciuti al grande pubblico, come Toni Nicolini di cui però Frammenti di Cultura ha parlato poco tempo fa. Senza contare i vari Dondero, Ugo Mulas, Letizia Battaglia, Cesare Colombo e tanti altri autori italiani che secondo me andrebbero collezionati senza tanti indugi. Caro Joe, si vede che la fotografia proprio non è una tua passione. Tra i lotti presentati, tu che cosa avresti comprato?



 Lotto 133 Luigi Ghirri - Omar Galliani dipinge il sipario del Teatro Valli a Reggio Emilia, 1991 - Stampa fotografica vintage cromogenica. Stimati 700/800, battuti 1'700 euro.

JI: Ho visto una fotografia di Luigi Ghirri e una di Ugo Mulas. Avrei probabilmente consigliato questi nomi.


Lotto 131 Ugo Mulas - Ottavia Piccolo durante la performance teatrale, 1970 stampa vintage ai sali d'argento. Stimati 300/350 euro, battuti 200 euro.

Per conoscere meglio Sergei Vasiliev ripubblico, con il suo consenso, un articolo molto bello scritto dalla giornalista Laura Lodigiani.

Chi è Sergei Vasiliev

Negli anni Ottanta, mentre la figura di Michail Gorbaciov e l’alone magico della sua perestroika conquistavano i media occidentali, nei lager siberiani dell'Urss i detenuti, criminali e non, continuavano a vivere in un mondo alternativo, del tutto a parte, che non aveva nulla da invidiare ai tempi di Stalin. Quel mondo a parte, la cui iconografia da sola, se fosse stata conosciuta allora, avrebbe distrutto la propaganda più o meno interessata e filo-sovietica, ha visto la luce in una grande mostra fotografica a Roma, mentre una trentina di stampe originali sono state esposte da Maison Bibelot anche a Milano, alla MIA Photo Fair. La collezione, costituita da una rara serie di ritratti, tutte prime stampe degli anni ‘80, di galeotti tatuati delle carceri sovietiche è opera di Sergei Vasiliev, uno dei più grandi e premiati fotografi russi. Vasiliev al partito comunista non piaceva perché, come lui racconta, “Non esaltavo le conquiste del regime, ma scattavo immagini di persone vere, senza alcuna retorica”.
In quell'epoca di cosiddetta glasnost, quando il “Time” americano insigniva Gorbaciov del titolo di uomo dell’anno e poi del decennio, esaltandone l’opera di trasparenza e ristrutturazione, la realtà raccontata da Vasiliev era assai diversa, e con le sue incisive immagini rivelava una URSS ancora immutabile; i suoi scatti, troppo lontani dall'agiografia del regime comunista, rimanevano proibiti al pubblico sovietico. I premi internazionali vinti fin dagli anni '70, Vasiliev non aveva mai potuto ritirarli personalmente.
Figlio di contadini, aveva iniziato la carriera militare nella contraerea, abbattendo l’U2 americano cui poi seguì il primo scambio di prigionieri fra USA e URSS, con il pilota Powers in cambio della spia sovietica Abel. Sergei avrebbe voluto studiare giurisprudenza, ma il destino decise altrimenti e ne fece un capitano di polizia. In polizia fra un interrogatorio e un'indagine frequentò anche la biblioteca e il fotolaboratorio di criminologia, appassionandosi alla fotografia. L’hobby divenne lavoro e nel ‘69 lasciò la polizia per diventare fotoreporter del giornale di Cheliabinsk, e affermarsi come uno dei più grandi fotografi russi contemporanei. Le sue ultime mostre si sono tenute a Londra (2013) e Roma (2016).
Ora, eccole a Milano, le immagini un tempo proibite. E’ una serie di ritratti di detenuti tatuati ripresi nelle loro celle, che Vasiliev ha scattato alla fine degli anni Ottanta, ritornando in quelle carceri dove aveva condotto interrogatori e visto incredibili tatuaggi di varia ispirazione simbolica, carichi di una forza iconografica chiaramente antisovietica, come testimonia la grande Madonna sul torace di un detenuto.
La raccolta si deve alla passione per l’arte e la cultura russa del giornalista, scrittore e saggista Francesco Bigazzi. corrispondente dalla Russia per oltre trent'anni, prima come caporedattore dell’ANSA e ancora oggi per il settimanale Panorama. L.L.


 S 600/700 B 600

Qualche domanda a Francesco Bigazzi collezionista della serie fotografica Russian Criminal Tattoo Encyclopedia

Laura Lodigiani: Quando ha iniziato a collezionare le foto di Vasiliev?

Francesco Bigazzi: Dal 1987. Il Ministero dell’Informazione mi chiese allora di organizzare in Occidente una mostra dell’opera di Vasiliev: in quell'occasione ho potuto vedere anche quelle scattate nelle carceri. Ne sono stato impressionato e, vista la disponibilità del Ministero a cederle, le ho acquistate.

LL: Dunque ha conosciuto personalmente Vasiliev?

FB: Per paradosso, l’ho incontrato solo quando l’ho invitato alla mostra nella galleria romana. E’ stato molto sorpreso dalla mia collezione perché si tratta delle prime foto che aveva stampato nella sua piccola camera oscura e che pensava di aver perso.

LL: Quante ne ha in tutto ?

FB: Circa 500.

LL: Oltre a quelle di Vasiliev, possiede anche immagini di altri fotografi russi?

FB: Ne ho molte altre, anche di chi ha immortalato la storia della Piazza Rossa nell’era sovietica. Comprese rarissime foto di Celentano e della Mori sulla Piazza Rossa nello storico, e unico, viaggio che ha consacrato il cantante italiano più famoso in URSS, poi Russia.

Alcune fotografie di Sergei Vasiliev tratte dalla serie: Russian Criminal Tattoo Encyclopaedia presentate all'asta di Maison Bibelot. In didascalia il prezzo stimato e quello battuto.


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S 600/700 B 1'600


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 S 600/700 B 600



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Lotto 144: questa fotografia era in buone condizioni generali, ma presentava lievi macchie di fissaggio (come altre fotografie di Vasiliev) e piccole abrasioni. Lo stato di conservazione delle opere posso influire, talvolta in maniera sensibile sul loro valore, o sulla desiderabilità di acquisire un pezzo.




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S 800/1000 B 700




Inserisco qui altre fotografie messe all'asta con i prezzi stimati ed i prezzi battuti.

Lotto 17  M. De Domenico - Plenilunio 1930 Stampa al Bromolio Prezzo stimato 200/300 euro, prezzo battuto 1000 euro.

 Lotto 118 M. De Domenico - Dans L'été 1930 Stampa al Bromolio. Stimato 200/300 euro, battuto 850 euro.

 Lotto 21 Robert Capa - Guerra Civile spagnola 1936 Stampa tarda alla gelatina d'argento, carta politenata,  1970. Stimato 400/500 euro, battuto 600 euro.

 Lotto 24 Gianfranco Gorgoni - Pakistan Darra Negozio d'armi 1980 3 stampe vintage ai sali d'argento. Stimato 200/250, battuto 180 euro.
 Lotto 27 di due stampe su carta politenata di Marita Wilkander. Siem Reap Province and Pnom Penh Cambodia 1978. Stimato 100/120, battuto 100.

 Lotto 31 H Armstrong Roberts Atomic Bomb (fotomontaggio) 1946 Stampa ai sali d'argento. Prezzo stimato 300/350 euro, prezzo battuto 350 euro.
 Lotto 40 Ewing Galloway - Supermarket USA 1960 circa Stampa vintage ai sali d'argento. Stimati 50/70 euro, battuti 50.

 Lotto 95 Uliano Lucas - Mercato all'ingrosso, 1974 Stampa su carta baritata. Stimati 100/120 euro, battuti 180 euro.

Lotto 106 Cesare Colombo Al supermercato, 1970 Stampa su carta baritata. Stimati 200/250 euro, battuti 150 euro.

Lotto n° 42 Farabola - Arthur Rubinstein alla Scala di Milano, 1970 circa. Stimati 100/120 euro battuti 100.

 Lotto 43 Alan W. Richards - Albert Einstein in his studio, Princeton 1950 circa. Stimati 100/120 euro, battuti 200.

Lotto 44 Anonimo - Wall Street, N.Y. 1975 circa. Stampa vintage ai sali d'argento. Stimati 100/120 euro, battuti 100 euro.


Lotto 94 John Launois - Mercato a Torino, 1980 Stampa su carta baritata. Stimati 200/250, euro battuti 150 euro.


 Lotto 104 Calogero Cascio Bambini per strada, 1977 Stampa su carta baritata. Stimati 200/250 euro, battuti 200 euro.


Lotto 105 Tonino Conti - Bambino si tuffa nel mare inquinato, 1977. Stampa su carta baritata. Prezzo stimato 200/250 euro, battuto 300 euro.

Lotto 110 Giovanni Berengo Gardin Funerale veneziano, 1979 Stampa su carta baritata. Stimati 500/600 euro, battuti 2'000 euro.

Maison Bibelot mi ha comunicato che a breve renderà noti i dati riguardanti ciò che è stato effettivamente venduto. TG

Ricevo e pubblico il Comunicato Stampa di Maison Bibelot

I tatuati sovietici di Sergej Vasiliev Top Sale dell’asta del 5 maggio

Il bilancio molto positivo e il successo dell'esposizione alla MIA Photo Fair della Casa d'Aste Maison Bibelot si è confermato nei risultati d’asta battuta  all'Hotel The Square Milano Duomo giovedì 5 maggio con in catalogo “Tatuati, efebi e altri sguardi sul mondo". 
L’asta di sole fotografie, la prima a Milano per la Casa d’Aste fiorentina, ha avuto risultati smaglianti  con oltre il 60% del venduto. 
Il lineare allestimento, alla MIA Photo Fair, delle opere fotografiche in cornice, predisposto a scacchiera su fondo grigio ha  perfettamente esaltato il contrasto fra la cupa forza del bianco e nero dei corpi tatuati di Sergej Vassiliev e il morbido seppia degli efebi siciliani di Gaetano d'Agata  ha consentito ali appassionati di apprezzare le opere dei due importanti artisti. apprezzamento confermatosi  nei risultati d’asta.
La forza drammatica delle immagini emerse dalle carceri sovietiche, irripetibili e uniche del grande fotografo russo Sergej Vassiliev, ha suscitato una forte emozione, ammirazione  e assoluto interesse dei collezionisti confermato dai risultati: top sale  il lotto n. 65 per  2900,00* euro e il lotto 73 per  2000,00* euro da basi di partenza di 500,00 euro. Le stampe di Vassiliev hanno raggiunto il miglior risultato con oltre il 70% di aggiudicazioni.
La collezione del maestro siciliano Gaetano d’Agata, battuta in un lotto unico e composta da 75 pezzi, è stata aggiudicata per € 35'000. Altri top lot: Kusakabe Kimbei (1841-1934), Raimund Vonstilfried (1839-1911), Suzuki Shin’ichi (1835-1918) Album fotografico del Giappone 1875 circa Dorso in pelle, piatti in legno laccato nero con intarsi in avorio a chinoiserie, carte di guardia con decori, cinquanta stampe all’albumina colorate a mano, aggiudicazione: € 2.600,00*; Gianni Berengo Gardin (1930) Funerale veneziano 1979 aggiudicazione: € 2.500,00*; Marc Ribou (1937) Fedeli in preghiera Estremo Oriente 1974 Aggiudicazione: € 2.750,00* M. De Domenico “Plenilunio" 1930 stampa fotografica vintage al bromolio gelatina ai sali d'argento virata, montata su cartone ed in cornice coeva € 1.250,00*.

Note di TG
Come avevo immaginato, le fotografie più interessanti e più vendibili sono risultate essere quelle relative ai rari scatti di Sergei Vasiliev ed è per questo motivo che avevo scelto di evidenziare questo autore le cui opere difficilmente capiterà di trovare in Italia.
Ho scelto di non presentare le fotografie degli efebi siciliani di Gaetano d'Agata in questo spazio perché non volevo distogliere l'attenzione del lettore dal lavoro di Vasiliev e per evitare di dover arricchire con altre spiegazioni e scritti una pagina già completa di preziose informazioni.
I prezzi esposti dal mio report sono al netto di IVA e commissioni; poiché i prezzi presentati nel comunicato stampa di Maison Bibelot sono mediamente superiori del 25% ai prezzi presentati da Frammenti di Cultura, ritengo che questi ultimi prezzi indicati dall'asterisco * debbano ritenersi al lordo delle commissioni e di altre eventuali tassazioni.

Grazie per aver consultato www.graffitiamilano.blogspot.it per il Vostro aggiornamento culturale.


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