mercoledì 25 novembre 2015

Nuova ondata di poesie dal MEP

Fuori da Frida, via Pollaiuolo, 3

Abbiamo già incontrato le poesie del M.E.P. in corso di Porta Ticinese, ed in via Paolo Sarpi, ho contattato questi ragazzi via email invitandoli a incontrarmi per un'eventuale intervista, ma come risposta ho ottenuto il silenzio totale ed un gelo di tomba.
I poeti di strada non sono molti, c'è Ivan Tresoldi e vari scrittori di pensieri poetici che ogni giorno, in modo più o meno elevato, si esprimono un po' ovunque.
E' interessante conoscere le forme artistiche tipiche di un periodo storico, o di un'epoca, le strade italiane si sono riempite di scritte e di disegni solo da circa 30 anni a questa parte. Molte forme espressive contemporanee mirano più alla comunicazione che ad una vera manifestazione artistica. 
Fa eccezione la poesia che ormai è un genere che non interessa più il lettore medio ed infatti risulta quasi impossibile pubblicare un libro che nessuno vuole comprare.
Il MEP fa uno sforzo per far conoscere la poesia ed il pensiero di persone che hanno delle cose da dire, ma evidentemente non trovano altri canali validi per la diffusione dei loro scritti.
Sarebbe carino sentire di persona cosa hanno da dire queste persone, questa volta, mi risponderanno?

Parigi

Si accendono le luci della metro,
tra andata e ritorno.
Gerarde fa piccolo il suo letto.
Lo porta dentro,
lo riapre.
Un tempo gli volavano i capelli nel vento delle corse.
Ora capelli non ne ha
e aspetta di volare lui nel vento,
sui binari.
Si fa coraggio e parte.
E' sua la prossima corsa.
Sua la prossima fermata.

A notte fonda si spengono le luci.
Gli ultimi pendolari sono a casa.
Gerarde non fa piccolo il suo letto,
non lo riapre sotto i portici.
Un netturbino fa piccolo il suo letto.
Il fuoco fa piccolo Gerarde
e le ceneri volano tra gli antichi mausolei
al cimitero di Montmartre.

M.14, Movimento per l'Emancipazione della Poesia

Io, A.25

Un personaggio di Hogre schiacciato dalle poesie del MEP

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