domenica 25 maggio 2014

La Storia di Milano sui muri della Basilica di San Lorenzo (Sabato)

Seconda giornata del "Milan Street History".
Il bel tempo prosegue e permette agli street artist di continuare il proprio lavoro nel migliore dei modi, il gruppo è molto affiatato ed i passanti si fermano volentieri, adesso che si riescono a scorgere meglio i disegni sui muri.

Questo totale mostra l'insieme dell'ambientazione, un muro di circa 40 metri che partendo dal Sant'Ambrogio di Neve ci racconta dei fatti e dei personaggi principali che hanno arricchito la storia di Milano.

Accanto all'Attila di Acme 107, oggi assente, spicca il bellissimo ritratto di Aurelius Ambrosius colto in un'espressione molto intensa che ci trasmette devozione ed autorità.

Mr Blob è forse attualmente il personaggio che in Italia interpreta meglio il ruolo dell'artista di graffiti, in  quanto il suo stile personale è al tempo stesso molto ironico e molto curato, riuscendo a ben collocarsi in ogni scena che lo ospita.

 Il padre nostro in latino scritto a caratteri color oro da Gep.


Gep, Giuseppe Caserta, sta terminando di scrivere le parole del coro del Nabucco di Verdi, il "Va, pensiero" che, sulla pergamena, fa da sfondo al ritratto immaginario del maestro emiliano che ha dato lustro al teatro La Scala di Milano e fu sostenitore ai moti del risorgimento italiano.
Luca mi ha detto che è stato abbastanza complicato trovare una bella immagine di Giuseppe Verdi dalla quale prendere spunto per il ritratto, così, come spesso gli capita, Luca ha composto una specie di collage con Photoshop prendendo la testa da una copia di un ritratto ad olio e le parti del corpo da 2 diverse immagini. Zammarchi ha infine fotografato la sua stessa mano che ha poi aggiunto al tutto. 


Giambattista Leoni, assente venerdì, è rimasto un po' più indietro con la realizzazione del suo Napoleone Bonaparte che in sella ad un cavallo entra a Milano. Sullo sfondo apparirà l'Arco della Pace di Luigi Cagnola.

La Madonna di Max Gatto, s'appresta ad accogliere qualcosa di sensazionale come un dono del cielo, non posso ancora dirvi di cosa si tratta, ma dopo che questa apparizione comparirà nel mural, se non lo capirete da soli vi dirò cosa rappresenta.

Gatto Nero, fratello gemello di Max Gatto, prosegue a preparare una battaglia tra l'aquila degli Sforza e il biscione dei Visconti che poi sarà acquisito nello scudo come nuovo stemma della casata.


Sotto la targa della via Pio IV, Encs (nome ispirato al poliedrico attore americano Tom Hanks), sta dipingendo proprio il primo Papa milanese: Giovanni Angelo Medici di Garignano, zio di San Carlo Borromeo.
Nell'angolo in basso a destra della fotografia, si vede un graffito di una Madonna disegnato sul portone di una casa di Corso di Porta Ticinese che sembra essere l'oggetto dell'interesse dello sguardo di Pio IV.

Neve adesso è intento a dipingere il bastone pastorale di Ambrogio.

Sono riuscito a cogliere Neve in un breve istante in cui ha uno sguardo ieratico, ogni grande artista è mosso da pensieri e sentimenti molto profondi...

Su una delle porte di via Pio IV, Gep appone le firme degli artisti che hanno dato vita alla storica iniziativa voluta da Don Augusto Casolo.


Mr. Blob calca la scena della Street Art da circa 3 anni, ma è facilmente prevedibile che avrà una lunga carriera davanti a lui.

Alex Carsana, sulla scala, dà una mano a Kasy 23 per realizzare la parte più alta della rappresentazione delle Colonne di San Lorenzo.

Alla destra del Verdi di Luca Zammarchi, fa bella mostra di sé un altro personaggio milanese molto importante: Alessandro Manzoni disegnato da Cheone.

Sabato tutti passano di qua, Corso di Porta Ticinese e le Colonne di San Lorenzo sono da tantissimo tempo un luogo di ritrovo della movida milanese.


Anche Encs, ha aggiunto alla sua opera una soluzione divertente che vede Papa Pio IV impugnare una bottiglia di birra, proprio a sottolineare il carattere di svago che nel tempo ha assunto questo quartiere.

Ultimi ritocchi alle scritte di Gep, il lavoro di Luca è stato il primo ad essere stato terminato.

Sulla superficie butterata dello zoccolo del muro, scrivere e disegnare crea qualche problema, ma Gep riesce comunque a fare un buon lavoro.

Mario Leuci, conosciuto anche come 750 ml., è un esperto di cultura chopper ed uno dei più bravi airbrush artist al mondo, ha vissuto 5 anni in California, attualmente lavora per il Circus Studio.
Mario si è aggiunto alla manifestazione all'ultimo momento, pertanto si è dovuto accontentare di una  porzione non molto grande da dipingere. Ha scelto di rappresentare una rosa che, oltre ad essere un simbolo di elevazione spirituale è anche il simbolo dell'amore, un ottimo auspicio per la conclusione di questo mural che vede la città di Milano proiettato verso un futuro di pace e speranza.

Neve, ritratto davanti alla sua opera quasi completata, mi ha raccontato che ultimamente gli è arrivata una proposta molto interessante da un Emiro della penisola Araba che vorrebbe fargli realizzare un'immagine di un falcone di 40 metri su un grande palazzo; sarebbe un lavoro molto importante che richiederebbe anche grandi inserti in lamina d'oro.
Terminato il bastone pastorale d'Ambrogio, si può notare come la mano destra assuma una posizione un po' nervosa nel chiudersi intorno al vincastro, come a dirci che il Vescovo di Milano fosse un uomo molto fermo che non esitasse a fare uso della forza contro chi non seguisse la sua parola.
E' bello analizzare le immagini ed i simboli contenuti nelle opere di veri artisti perché c'è chi ha un modo ironico di raccontare le cose e chi le mostra in un modo non esplicito, ma comprensibile a chi sa cosa deve guardare.


Anche la seconda giornata di Milan Street History sta giungendo alla conclusione.

Don Augusto Casolo, il committente del grande mural, tra un Gatto e Jacopo Verdesca, coordinatore dell'evento.
Don Augusto Casolo, il committente del grande mural, tra un Gatto e Jacopo Verdesca, coordinatore dell'evento.


Per chi invece è curioso di sapere cosa c'è all'interno della Basilica di San Lorenzo Maggiore riporto qualche affresco del XIII, XIV e del XVI secolo.

Su un pilastro c'è una Madonna con Bambino ed una rappresentazione di Sant'Elena, madre dell'Imperatore Costantino, che sostiene una croce di legno. Opere di pittori lombardi.

Sotto l'intonaco, alla fine del XIX secolo è stato trovato un affresco raffigurante "L'ultima cena" di Leonardo da Vinci, questo affresco risalente al XVI secolo è stato attribuito ad Antonio della Corona. 

Fotografie e testo: Tony Graffio









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