lunedì 21 aprile 2014

Strade nascoste alla Bicocca

Ricollegandomi al precedente post, vorrei riprendere il discorso sui luoghi che vengono scelti dai vari street artist per mostrare i propri lavori.
Sempre restando in zona Bicocca, ci sono strade secondarie che non sono molto battute, eppure anche qui troviamo qualche disegno di giovani talenti come Tenia, un ragazzo dal tratto inconfondibile che sta lasciando parecchi suoi disegni dipinti nei posti più improbabili e meno raggiungibili della città.

Mutamenti sul terrapieno del ponte tra via G. Ugolini e via Padre Reginaldo Giuliani

L'evoluzione della specie

La scimmia è un animale-totem che viene spesso utilizzato da Tenia. Ho già avuto modo d'esprimermi sul significato di questa simbologia in altri post, pertanto non ritornerò su questo argomento, anche se in questo caso si nota una sorta di moltiplicazione evolutiva del soggetto ottenuta attraverso una specie di gemmazione multipla che sembra suggerirci l'idea di un percorso costante in atto.

Muro videosorvegliato con graffiti

Uomo giallo e scimmietta blu

Occhi a mandorla

Ancora una volta, la scimmia presente nella testa di un uomo (un cinese), vuole dettare legge e imporre i suoi capricci all'individuo del quale ha preso possesso (significato palese e molto chiaro), ma il cinese ha uno sguardo un po' tra l'assente e il sofferente, come se stesse cercando d'opporsi a questo comando.
Il graffito a destra dell'uomo giallo, anch'esso firmato Tenia,  mi sembra più una prova che un discorso finito.

Tutte le cose

Tra tutte le cose una scimmia fa la linguaccia...

... un'altra sembra lanciare delle bolle blu
(manca il dettaglio della terza scimmia che fuma una sigaretta)

via Givseppe Vgolini

Ho voluto inserire quest'immagine del cartello che riporta il nome della via per due motivi: primo, per dare un colpo d'occhio immediato del luogo dove si trovano le immagini riprodotte dalle mie fotografie; secondo, perché, per chi non lo sapesse, raccolgo anche le curiosità d'altri tempi in un'apposita pagina di questo blog.
La scritta con caratteri in stile impero romano, ci racconta molto sul nome di questa via che dev'essere stato scelto in epoca fascista per commemorare un carabiniere linciato dalla folla nel 1920 dopo che aveva colpito degli operai durante una manifestazione anarchica.

Pak

Porta colorata

Bipolare

You Can't

BSA

Cravethegain.com
reverse graffiti

In via Pallanza, ho trovato stratificazioni di writers e qualche graffito che poteva essere simpatico osservare per una certa originalità, come poteva essere "Bipolare", solo che contrariamente all'abitudine che di solito prevede di non scrivere o disegnare sui lavori di altri "graffitari", qui questa regola non scritta non è stata rispettata.
Bipolare, rappresentava una specie di Giano a due facce, visto di profilo, per illustrarne la doppia personalità.
La porta colorata e Pak sono esempi di come anche parti di muro imbrattate possano assumere una maggiore dignità grafica ed estetica se isolate dall'ambiente circostante da un'inquadratura equilibrata e ponderata. 
You can't probabilmente vuol dire che siamo noi stessi a porci dei limiti pensando di non poter fare delle cose perché il mondo può darci tutto quello che vogliamo, soltanto chiedendolo e spezzando le catene della paura di non riuscire a fare ciò che desideriamo.
Crave the gain è in viale Sarca sotto il ponte della ferrovia, tra via Pallanza e via Padre Reginaldo Giuliani. Non sono riuscito a trovare alcun riferimento al sito web indicato nel messaggio, ma ho voluto fotografare questa scritta perché per realizzarla è stata utilizzata una tecnica non molto diffusa che al posto di aggiungere colore, toglie lo sporco dalle superfici con un getto d'acqua a pressione ed un mascherino metallico  che fa da stencil. Col tempo la scritta può scomparire, una volta che la superficie trattata torna a sporcarsi.
BSA è uno stencil che ho trovato in diversi punti di questa via che, come quelle strade a ridosso della ferrovia, talvolta non portano in nessun posto e sono abbastanza dimenticate da Dio e dagli uomini, ma non da coloro che amano esprimersi con i colori, più per soddisfazione personale che per mettersi in mostra. In questo modo, pubblicando autori più o meno noti, ho voluto rendere omaggio a coloro che intendono l'arte come un arricchimento della propria personalità e della propria evoluzione umana, anziché di un mezzo per ottenere visibilità e successo. 
Penso che in futuro tornerò su questi argomenti relativi alla volontà di farsi più pubblicità possibile ed alla scelta di dosare la propria presenza, magari cercando di farmi raccontare direttamente dagli interessati il loro modo di pensare e di essere presenti sulla strada. Tony Graffio

Tutte le fotografie di questa pagina sono state scattate con Pentax K-01 e lo zoom Pentax DAL 18-55mm f 3,5-5-6. Le distorsioni ottiche intrinseche a questo obiettivo sono state corrette in PS.

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