lunedì 30 settembre 2013

Albert Einstein era un furbetto

E lo si può capire bene da questa immagine, anche se c'è un chiodo in più.

L'energia è uguale al divertimento al quadrato


Il 20 settembre, Sulmondo ha presentato un'altra sua opera un po' irriverente al pubblico dei passanti di via Paolo Sarpi che hanno accolto il grande scienziato tedesco con sorpresa e divertimento, in un caso perfino scambiandolo per Stalin. L'immagine di Albert Einstein che mostra la lingua è stata utilizzata tantissime volte nei contesti più diversi, sia per agevolare la vendita di prodotti che per illustrare tesi ardite, ma questo era un bell'esempio di Albert in versione punk. Ho voluto provare a divertirmi un po anch'io, mentre Jurij disegnava, così ho fatto una primissima esperienza di timelapse che, se non avete ancora visto, vi consiglio di guardare per capire meglio le difficoltà del lavoro del madonnaro.

 All'inizio Albert ricorda un fantasma

Sfondo color carbone perché fatto col carbone

Luogo: via Paolo Sarpi 19 vicino al colorificio di Alfredo Semiramidi.

Catwoman in via Savona

Vedendo un profilo di gatto dalla testa che riproduce i lineamenti di un volto femminile, ho subito pensato d'essermi imbattuto in Selina Kyle, storico nemico di Batman che poi col tempo ha acquisito un'interessante personalità capace di farle vivere vicende autonome, come capitò nel film del 2004 diretto da Pitof. A sottolineare la cesura col personaggio di Bob Kane, Halle Berry interpreta una donna sensuale ed umana che risponde al nome di Patience Phillips e non ha nulla a che vedere con la Selina del mondo dei fumetti. Questo film che vede tra i protagonisti anche Sharon Stone, discostandosi molto dalle atmosfere di Gotham City non riscosse molto successo, ma raccontava comunque una storia simpatica e divertente riproducendo un ambiente un po' surreale, ma caratteristico. Halle Berry, nonostante fosse stata nominata peggior attrice dell'anno nel peggior film, in realtà fu molto spiritosa e andò a ritirare personalmente il suo Razzie Award. Credo che tra qualche anno questo film verrà rivalutato perché, a mio giudizio, nessuno tra gli attori e gli autori meritava una critica tanto distruttiva.

 Catwoman a fianco di una firma un po' orientaleggiante

Un angolo colorato di via Savona

Personalmente, non sono un grande estimatore delle scritte dei writers che per me rappresentano macchie di colore indistinte e in qualche modo mi fanno distogliere lo sguardo da tanto caos per orientarlo verso figure più identificabili e godibili. Bello il gioco da trompe l'oeil che vede la donna-gatto acquattata su quello che sembra un cassone frigorifero.

Fotografie scattate il 14 agosto 2013 con Pentax K01 su queste coordinate: N 45°27'21.251" E 9°10'9.962"


sabato 28 settembre 2013

Il Ponte degli Artisti (sovrapasso pedonale Stazione di Porta Genova)

Lo scorso agosto mi sono divertito ad andare a spasso per una Milano silenziosa e tranquilla, queste fotografie le ho scattate il giorno 14.

La via Tortona, nei pressi della ferrovia, disegna un angolo che ha di fronte una scaletta di ferro verde che conduce ad un ponticello pedonale molto amato da tutti coloro che lo conoscono. A volte, si fanno incontri interessanti, come poeti che propongono fotocopie delle loro liriche o artisti di strada che cantano le loro canzoni. Su una cabina elettrica ho trovato la scritta un po' triste: "C'era una volta il futuro" ed una bella ragazza che sembra uscita da un racconto a fumetti, vicino a lei un nome: Alice ed un gatto peloso giallo e nero, a strisce come un'ape.
In questo punto le coordinate geografiche sono: N 45°27'14.220" E 9°10'9.205"

Dietro la ringhiera verde della scaletta, un altro personaggio uscito dalla fantasia di qualche artista di passaggio sembra essere seduto a meditare su problemi esistenziali, forse non sa come uscire da questa posizione, mentre a me resta il dubbio di come abbiano fatto a disegnarlo dietro a delle strette sbarre.


Tante etichette di improbabili annunci, ideate da Carlo Cecaro, propongono un po' di tutto in modo essenziale e canzonatorio lasciando la possibilità di completare interattivamente la ricerca e l'offerta di qualcosa che forse non è poi indispensabile. A me diverte il cartellino color salmone che recita: "Abbaiasi senza essere un cane".

In questo collage vediamo un messaggio forte e veritiero proposto da un uomo dallo sguardo cinico e provocatorio. Potrebbe essere l'emblema del ricatto dell'attuale società italiana in crisi, dove non si lavora più per migliorare la propria condizione economica e culturale, ma bisogna accettare ogni tipo di sopruso per sopravvivere, mentre in questa situazione, i ricchi diventano sempre più ricchi.

Alla luce di certe sentenze che assimilano l'imbrattamento alle associazioni a delinquere, questo Fiuto (Fabio Rama) è sicuramente da inserire tra i pericoli pubblici più ricercati in Italia, anche se, dopo i vari disastri ambientali provocati dalle centrali nucleari, una misera bomba atomica può sembrarci un giocattolo.

Su questo disegno non avrei molto da dire, se non che mi ricorda il teschio di un alce barbuto; mi attirano molto di più l'attenzione le case rosa oltre il muretto di ferro.

Un bel collage d'ispirazione ambientalista, ci ricorda l'importanza dei frutti della terra.


Un'opera un po' disarmonica, ma con un bel equilibrio cromatico.

Su questo cartello non c'è nulla da aggiungere.

Chissà chi ha diviso in due questa passerella, certo adesso si può scegliere da che parte stare.


Se questa fotografia vi sembra avere dei colori diversi è perché c'è più contrasto dovuto ad una luce diversa, ma anche perché è stata scattata con una pellicola negativa a colori. (Rollei 35 S caricata con pellicola Rollei CN 200)


Non mi risulta che questo ponte abbia un nome, così abbondano le proposte spontanee per identificarlo in modo poetico. Sicuramente questo mondo ha bisogno di più poesia e meno truffe legalizzate.


 Si trova un sacco di roba interessante nella spazzatura.

Sarebbe bello adoperare uno spazio del ponte per i fumetti all'aria aperta.

Intanto sotto passano i treni... 

Ancora poesia, questa volta sotto forma di eiaculazioni poetiche. 

Volti di carta sorridenti alternati a facce più serie sul ponte dei cento colori.


L'altro lato del ponte dà sulla via Ventimiglia che porta all'ingresso della Stazione di Porta Genova, un tempo chiamata Stazione di Porta Ticinese. Da qui parte la linea ferroviaria per Mortara, questa è la stazione più antica di Milano.

Questo signore proponeva la vendita improvvisata di caratteri da stampa di piombo nuovi. Voleva vendermi la serie completa dei "Futura" ad un buon prezzo, ma la cosa era un po' priva di senso, visto che mi sarebbero serviti molti doppioni di ogni lettera per scrivere almeno una frase compiuta. Nonostante tutto, costui riusciva comunque ad intrattenere i pochi passanti il giorno prima di ferragosto in dialoghi quasi surreali.

 In mezzo al ponte qualcun altro scatta fotografie.


 Ritorno in via Tortona.


Graffiti d'epoca.


Simpatica l'idea del contrasto cromatico e che questo strano personaggio dal naso a pugno si nasconda dietro un muretto nel muro.


Divertente anche questo collage dove in un'aula di 51 allieve, in realtà  sia ritratta sempre la stessa ragazza.

 Anche Willow è un estimatore del "Bridge of the Artists".


E per finire, qualcuno ha pensato di aggiungere un lucchetto d'argento alla rete di ferro che delimita la ferrovia. Testi e fotografie di Tony Graffio


Aggiornamento del 30 ottobre 2013
La seconda fotografia di questa pagina ritrae un disegno di Alicé; in questi giorni è uscita una notizia sul suo conto che riprendo da Il Fatto Quotidiano del 23 ottobre 2013.

Alice Pasquini, 33 anni, è un'artista visuale, scenografa ed illustratrice. Ha lasciato oltre mille sue opere in giro per il mondo. Di lei si sono occupati i maggiori quotidiani nazionali e internazionali, tra i quali il New York Times che in un suo articolo la segnalava come l’artista italiana che avesse contribuito a risanare coi suoi affreschi una zona della città una volta in preda ai vandali. Perfino il Tg1 nella sua rubrica culturale aveva voluto intervistarla. Eppure ad Alice, in questi giorni impegnata in un tour nel sud est asiatico, dove oltre a dipingere i muri di Saigon e Jakarta, ha tenuto delle lezioni nei college di Singapore, toccherà trovarsi un buon avvocato, perché il reato che le viene contestato prevede sino a un anno di reclusione e una multa sino a 1.000 euro. Galeotto fu un banalissimo articolo di giornale. Il 29 settembre 2013 la pittrice rilascia infatti una breve intervista al quotidiano locale Corriere di Bologna, che su due paginoni parla della campagna contro i writer lanciata a Bologna dal sindaco Virginio Merola e dalla procura della repubblica: “Stretta contro i writer”, campeggia sui titoli. Nell'intervista Alice, che qualche giorno prima era stata sotto le Due torri, ammette: “Ho lasciato le mie tracce in zone che mi hanno colpito”. Poi spiega di avere disegnato alcune sue opere in diverse parti del centro, dando anche le indicazioni precise: in via Centotrecento, in una fermata della zona Bolognina, in via Mascarella, in via del Pratello e in via Zamboni. “Ho deciso di firmare con il mio vero nome, dipingere durante il giorno e presentarmi a volto scoperto. Mi prendo i miei rischi”. Alla domanda se sia mai stata multata, risponde: “Per fortuna i pochi vigili che ho incontrato sono stati tolleranti”. Mai affermazione fu più sbagliata, soprattutto a Bologna dove il Reparto Sicurezza Urbana e Antidegrado della polizia municipale, una volta letto l’articolo sguinzaglia i suoi agenti che accertano la presenza dei piccoli affreschi e la denunciano a piè pari come fosse uno dei tanti writers che ogni giorno imbrattano i muri, i portoni e spesso i monumenti di Bologna. Per questo ora Pasquini è indagata ai sensi dell’articolo 639 del codice penale, imbrattamenti appunto, aggravati dall’articolo 81, perché il reato è stato continuato. Alice Pasquini, come ha fatto anche nel caso di Bologna, firma sempre le sue opere con lo pseudonimo di Alicé.

Alice Pasquini

Comunicazione per gli artisti

Quando è nato questo blog non c'era un obiettivo preciso, se non quello di raccogliere e mappare disegni e graffiti che potessero in qualche modo raccontare l'umore della città in un preciso lasso di tempo che non ho ancora fissato, anche perché mi sono accorto che la città è molto disomogenea nella sua configurazione, certe zone sono più interessanti di altre perché più ricche di lavori ed eventi creativi. In genere le periferie sono molto dinamiche e pulsanti di vita vera e nuove idee. In questi sei mesi di presenza in rete e sulla strada, ho imparato molte cose relative al mondo della street art e conosciuto varie persone che operano in questo ambiente, ho scoperto che esistono molte tipologie di creativi e l'approccio che essi hanno alle superfici da ricoprire è l'elemento che maggiormente distingue gli uni dagli altri, più che le tecniche che usano o i soggetti che rappresentano. A livello della partecipazione della cittadinanza, non esiste una preclusione a priori verso certe operazioni che, se eseguite in modo corretto e negli spazi adatti ad accogliere le opere, possono soltanto migliorare l'aspetto generale degli ambienti urbani. Le opere figurative che raccontano qualcosa di comprensibile sono, al pari di quelle ironiche ed un po' divertenti, preferite dal pubblico di passaggio che tende a soffermarsi maggiormente su certi messaggi se riconosce una competenza artistica adeguata in chi effettua questi lavori.
Sempre più spesso, trovo persone interessate a commissionare lavori che non sanno a chi rivolgersi per abbellire le superfici di loro proprietà o che vorrebbero un soggetto di loro gradimento in un formato minore, su un supporto più gestibile. Ho potuto constatare che esistono richieste diverse per prodotti diversi per disponibilità economiche diverse, pertanto vorrei essere d'aiuto sia ai potenziali clienti che agli artisti in cerca di un loro mercato mettendo in contatto tra di loro chi offre un servizio e chi lo ricerca. Questo sito non ha finalità economiche pertanto invito chi volesse ampliare il proprio giro d'affari a contattarmi senza indugi presentandosi con una scheda che parli di se stesso, delle proprie esperienze, dei soggetti preferiti, di ciò che è interessato a fare e così via, in modo che io possa avere un'idea delle capacità, del curriculum, dei costi e delle varie richieste di ogni artista, il tutto per poter meglio indirizzare i clienti sulle persone più adatta a realizzare una certa opera.
Ringrazio per l'attenzione ed attendo vostre notizie, Tony Graffio: graffiti.a.milano@gmail.com 

martedì 24 settembre 2013

La ragazza col turbante



La ragazza con l'orecchino di perla, o col turbante, è un'opera bellissima di Jan Vermeer portata a termine tra il 1665 ed il 1666. Come ci è già capitato d'osservare, Sulmondo sceglie delle rappresentazioni grafiche molto note, apporta una piccola modifica, oppure una sua personale interpretazione ironica per creare sorpresa e divertimento tra il pubblico che incontra sulla strada, proponendo così una versione attualizzata di classici o nuovi personaggi che fanno parte della cultura universale. 
In questa pagina viene mostrata una libera interpretazione di un giovane designer dal cuore di madonnaro; per chi invece fosse interessato a vedere il dipinto originale di Jan Vermeer senza andare all'Aja al Museo Mauritshuis, avrà la fortuna di poterlo fare l'anno prossimo a Bologna, in occasione di un'esposizione unica in Europa dove si potranno vedere anche tanti altri capolavori dell'arte fiamminga.
L'appuntamento con la misteriosa ragazza con l'orecchino di perla è a Bologna dal 8 febbraio al 14 maggio 2014, al Palazzo Fava.



Si parte da una riproduzione elaborata al computer


Tutto quello che serve sono dei gessetti colorati e una pavimentazione abbastanza porosa, oltre naturalmente a tanta buona volontà, una buona mano e nessuna paura di sporcarsi e d'affrontare i passanti.


Si prendono le misure e, volendo, si traccia una griglia o dei punti di riferimento per non sbagliare le proporzioni.


S'incomincia a dare una base per il viso per delineare i contorni del soggetto.


All'inizio si raccoglie poco, bisogna aspettare che l'opera prenda forma e se andrà bene ci si potrà pagare una pizza o poco più.


Il lavoro procede velocemente e iniziano a raggrupparsi i primi curiosi.


I bambini sono tra gli spettatori più attenti.


Lo sguardo del soggetto è l'elemento che trasmette la vita ad una figura inanimata.

Quando Jurij è assorto nella sua arte sembra che non si accorga di nulla intorno a lui, invece ha parole di ringraziamento per tutti e nulla gli sfugge.

Mi sono lascito sfuggire la fotografia dove dei ragazzini con gli skateboard erano piombati a tutta velocità sulle scatole dei colori di Jurij, per un attimo c'è stato un po' di trambusto in una fase delicata che preludeva alla conclusione del ritratto. 

A sinistra della riproduzione del Vermeer si vedono ancora le tracce dell'opera precedente: "Felicità uguale divertimento al quadrato". Poco oltre, sulla destra, ci sono le tracce di "Evoluzione", altri due quadri su strada, disegnati da Sulmondo nei giorni scorsi. Nonostante Jurij nelle ultime settimane abbia quasi preso Chinatown a sua dimora abituale, qui lui trova sempre un pubblico interessato e accogliente nei suoi confronti.


Alcuni passanti restano al fianco di Jurij per delle ore dimenticandosi di tutto e di tutti.

Nonostante un piccolo difetto sulle lastre della pavimentazione, in prossimità dell'occhio sinistro della ragazza del XVII secolo, stiamo giungendo al compimento del ritratto.

Ultimi colpi di luce e di colore.

I più piccoli restano affascinati, come i più grandi.

La ragazza col turbante sembra ammiccare ai passanti prima di uscire dal suo riquadro sul pavimento.

Anche oggi, Sulmondo è riuscito ad affascinarci con un nuovo personaggio, questa volta venuto dal passato. So che Jurij sta preparando altri bei soggetti, prima di partire per la Cina, mercoledì prossimo, così vi terrò informato sulle prossime novità e, nel caso vi inviterò ad un nuovo evento che dovrebbe aver luogo, giovedì 26 settembre, sempre in via Paolo Sarpi. Mentre, altri progetti sono previsti per sabato 28 settembre, nei pressi di una chiesa della zona Sarpi, dove Sulmondo raffigurerà, con molta probabilità, una natività. Si era parlato perfino di una Madonna con Sponge Bob tra le braccia, ma essendo questo evento stato commissionato dal parroco del quartiere, credo che alla fine assisteremo ad un soggetto religioso  più tradizionale...
So che Jurij ha in mente un altro soggetto veramente particolare per lunedì 30 settembre per salutare tutto il suo pubblico e fare qualcosa d'indimenticabile. Vi farò sapere e spero che verrete in gran numero ad augurare buon viaggio e buona fortuna all'ultimo madonnaro di Milano. 
Aggiornamento prossimi soggetti:
Jurij ha intenzione di disegnare una madonna in un luogo vicino ad una chiesa che potrebbe essere la Parrocchia della S.S. Trinità in via Giusti, sempre nelle vicinanze della via Paolo Sarpi, presto saprò anch'io qualcosa di più preciso e ve lo comunicherò. La data in cui effettuerà questo disegno dovrà essere decisa dal parroco, ma potrebbe essere sabato 28 settembre o domenica 29. Credo che nei giorni prossimi, tempo permettendo, Sulmondo dovrebbe realizzare altri lavori interessanti in questa zona, ma l'evento al quale mi piacerebbe incontrare e conoscere un po' d'amici del web è fissato per venerdì 27 settembre in via Paolo Sarpi; in quest'occasione ci sarà un'omaggio ad un personaggio insolito e molto amato che potrebbe intervenire per l'evento. Tony Graffio.

Aggiornamento del 1 ottobre 2013
Ho preparato un nuovo timelapse che spero possa piacervi.

Aggiornamento del 27 dicembre 2014
Immagini simili ottenute con Rollei 35 S e pellicola Rollei CN 200

Jurij 1p

Jurij 2p