domenica 30 giugno 2013

Hotel Lugano

Questo è il nome che è stato affibbiato all'ex centro di smistamento postale, in piazzale Lugano, dopo che era diventato il rifugio di senzatetto, clandestini, spacciatori prostitute e varia fauna urbana. L'ex palazzo delle poste è gigantesco, 22.000 metri quadrati di superficie su 8 piani di acciaio e cemento.  Moderno, antisismico, efficiente, ma pieno d'amianto. Ci potevano entrare i treni dallo scalo Farini per scaricare e caricare la posta. Chiuso e abbandonato improvvisamente dopo che era fortemente diminuito lo scambio di corrispondenza cartacea  è stato messo all'asta tre volte, ma mai venduto, adesso si parla di demolizione. 
Ho raccolto qualche immagine sul muro antistante il parcheggio semi-deserto (ovviamente a pagamento).
I loghi politici sono fonte d'ispirazione per risposte stratificate molto esplicite, ci mancava un esempio di questo tipo e sono felice di potervelo offrire in questa pagina dell'archivio.
Altri bei classici dei messaggi murali inneggiano a legalizzare il consumo di cannabis. Sorprende un pochino trovare in questo habitat tracce di 16 volti piazzati dagli Urbansolid.

Pirla

 Jamaica

 La prima legge

Quel che rimane di 16 facce 

Il re dei tamarri

sabato 29 giugno 2013

Le radici dell'umanità

Un altro grande mural piuttosto enigmatico e di notevole impatto  visivo e psicologico.
Al primo sguardo risultano più evidenti le figure dell'uomo mascherato da gallina e le teste di chioccia agli estremi dell'opera. Al centro troviamo un giovane mascherato semi-incorporato  da un blob vivente, un cagnolino al guinzaglio con una corona in testa ed una coppia di scimmie sapienti abbigliate con tuniche sfarzose. Un flusso indefinibile funge da linea di continuità tra i vari personaggi ed è proprio questa linea che l'uomo-gallina sembra essere intento a voler scollegare.
Sul muro non compaiono firme che io conosca, solo due sigle di tre lettere, ma per la presenza di stili differenti, direi che questo soggetto è stato realizzato a più mani. Difficile dire se il disegno sia stato progettato a priori o se diversi autori abbiano espresso idee autonome all'interno di un'unica opera, proverò a darne un'interpretazione come se il significato dovesse essere univoco.
Nonostante la linea interrotta dovrebbe essere vista come un flusso temporale, non mi sembra che ci sia una visione cronologica tradizionale dell'evento illustrato, in quanto nel mondo occidentale la linea del tempo scorre da sinistra a destra, come la scrittura, mentre in una cultura differente potrebbe scorrere in senso inverso. Oppure, per motivi diversi il senso del tempo potrebbe essere stato rovesciato. Ho quest'idea perché le radici dovrebbero comunque avere un posizionamento antecedente agli avvenimenti successivi. 
Non è facile dare un'interpretazione precisa dei simboli presenti in quest'opera e pervenire ad un significato sicuro, proprio per le molte variabili che non conosciamo. Non sapendo chi sono gli autori e ignorando le loro caratteristiche personali posso solo fare delle congetture e dare una lettura parziale di quello che vedo.
Secondo me, l'uomo-gallina è estraneo al flusso del tempo che come abbiamo visto, in questo  disegno murale, ha una direzione invertita, ma non è estraneo alla storia dell'umanità, infatti anche lui è collegato a queste radici. A differenza degli altri personaggi, però, l'uomo-gallina è collegato all'umanità ed alla sua storia attraverso un cordone che termina con un fiocco e questo legame privilegiato ci fa comprendere come anche la sua natura sia privilegiata. L'uomo gallina è mascherato da gallina perché la gallina è un animale stupido e gli uomini intelligenti spesso devono essere talmente furbi da farsi credere stupidi per agire indisturbatamente. Per fare qualcosa del genere non è sufficiente essere intelligenti, è necessaria un'altra dote non comune: l'umiltà. Chi è umile sa anche di non poter conoscere ogni cosa ed infatti il murale non ci dice qual'è l'origine dell'uomo, si limita a farci vedere che ci sono due vie: una via sotterranea e misteriosa che non conosciamo, ma che potrebbe essere stata generata sul nostro pianeta, come sostengono molti scienziati ed una via esterna al nostro mondo. Le radici dovrebbero stare tutte sotto la terra (sul nostro pianeta), ma la linea sulla quale ci siamo evoluti parte da una radice che arriva dal cielo e che è stata interrotta per far perdere la memoria di questo evento remoto.
L'uomo gallina potrebbe essere colui che ci ha procurato la perdita di questa memoria e pur essendo parte anche lui della stessa umanità la sua origine dovrebbe essere extraterrestre. Il fatto che sia mascherato da gallina è un fattore che ci confonde ulteriormente e che porta il nostro pensiero altrove.
In questo racconto per immagini, non si parla di uomini comuni, ma dei regnanti e dei potenti del passato e del presente. Gli scimpanzé sono il potere politico e quello religioso, il primo ha una corona ed uno scettro, il secondo ha una kippah sulla testa ed una specie di rosario tra le mani (identificazione dell'ebraismo e del cristianesimo sotto un'unica matrice). Entrambi gli scimpanzé hanno grandi ricchezze rappresentate da un forziere pieno di tesori. Il mondo di oggi è governato da pazzi infantili che non hanno conoscenza né virtù, anzi si abbandonano in tutti i modi ai bassi istinti che li dominano e li posseggono permanentemente. Immagine rafforzata anche dal cagnolino con la corona che insegue un osso. L'irrazionalità prevale sulla ragione. Nonostante gli occhiali e una maschera che sembra anch'essa una grande lente, questo giovane immaturo non riesce a vedere  oltre il suo naso che si è già trasformato in becco, come a dirci che presto diventerà una gallina.
I caratteri SPR sul berretto da baseball (modello americano) potrebbero essere quelli di un autore del dipinto, così come quelli sul blob (CRS), ma potrebbero anche voler comunicare qualcosa in codice. La grande A sulla maglietta del ragazzo potrebbe indicarci un difficile passaggio all'età adulta o sottolineare come questo mondo sia la serie A, ovvero l'occidente in totale decadenza: morale, demografica economica e culturale.
La stupidità potrebbe trasformare l'uomo in gallina, ma non è detto che questo sia un male. La presenza dei pulcini ci fa comprendere come un mondo giusto che protegge i più deboli  e dove regna l'amore possa diventare un luogo piacevole dove vivere e crescere. La società ha bisogno di un grande rinnovamento che la porti ad essere qualcosa di nuovo e migliore, qualcosa di talmente diverso da quello che è ora che è anche difficile da rappresentare in un disegno e per questo si utilizza un poliedro colorato che spezza ogni legame col mondo conosciuto. L'utilizzo di forme geometriche (a sinistra delle chiocce), potrebbe anche essere un messaggio che ci anticipa la vittoria dell'Islam sul mondo ebraico-cristiano.

 Le radici dell'umanità

 Uomo gallina

 Scimpanzé saggi

 Edonismo giovanile del mondo occidentale

Chiocce e pulcini

Luogo: via Ettore Majorana vicino a via Imperatore Graziono, a destra de: La Città in movimento...

La città in movimento resta ferma se non sceglie la bicicletta

Muoversi in città diventa sempre più difficile, non tanto per il traffico che negli ultimi tempi, complice la crisi economica, sta un po' calando, ma per le scelte del Comune di chiudere sempre nuove strade che diventano accessibili, quando va bene, solo a pagamento.  Altre scelte infelici e contro le normative europee sono quelle di introdurre pericolosi dossi a schiena d'asino,  l'adozione di restringimenti ad imbuto in prossimità degli incroci e l'aver deciso di utilizzare mezzi di trasporto pubblici extra-lunghi. Anche dall'immagine qua sotto si intuisce facilmente che sono i mezzi più ingombranti a bloccare il traffico. Ciliegina sulla torta che rende ancor più infelice e stressante la vita dei milanesi è l'aver deciso di far diventare le periferie zone di sosta a pagamento.  Resterebbero poi da sistemare manto stradale e pavé, nel caso si volesse proprio insistere per conservare il porfido e le mattonelle, ma si sa, chi gestisce la res publica ha uno strano concetto del cittadino che viene visto più come un elemento da tassare e far vivere male che come una persona da rispettare e servire.
Un consiglio: in tutte le città dove si vuole rendere più fluido l'attraversamento veloce da nord a sud o da est ad ovest sono presenti tunnel sotterranei che oltretutto non circondano l'abitato con una cappa di smog come capita per le tangenziali. Perché non fare la stessa cosa anche a Milano, visto che erano già stati iniziati i lavori e gettati al vento centinaia di milioni di euro in un'opera, inutile se abbandonata a se stessa, visibile arrivando dalle autostrada A8?

 Mega-ingorgo

Le bici si arrampicano sui muri 
(dettaglio)

Luogo: via Ettore Majorana
Coordinate geografiche: N 45°30'46.053" E 9°11'28.697"

mercoledì 26 giugno 2013

Non votare

In via Derganino, Tomba ha lasciato un messaggio molto chiaro: <Non votate>.

 Tomba

 Anarchia

Non votare

Geo appunto: N 45°30'2.107" E 9°10'10.030"

Aprica

Da viale Luigi Torelli fino alla fine di via Aprica c'è un lungo muro che costeggia un'area ferroviaria molto grande. Credevo di trovare disegni e grafiche interessanti, in realtà mi sono fermato per scattare la prima foto ad un marciapiede sul quale una piccola linea curva spezzata dice ad una grande mano gialla: <Non toccarmi!>.
Più avanti, verso via dell'Aprica, ci sono graffiti con vari messaggi, dall'amore alla morte.
Il teschio sembra essere una macchia di cemento utilizzata per tappare un buco e poi ritoccata con pochi segni fino a farla diventare una testa di morto molto credibile.

Mano

Don't touch me

Stellina

 Jek

 Bamba

 Teschio

55

L'ultima fotografia è stata scattata in via dell'Aprica angolo via Bernina e per questo punto indico la latitudine e longitudine: N 45°29'37.064" E 9°10'48.748"

Hogre

Inizio qui a raccogliere i lavori di Hogre. Questi li ho tutti trovati ieri nel quartiere Isola.

 Achtung!

Via Vincenzo Civerchio 4
Geo appunto: N 45°29'27.135" E 9°11'16.820"

 Pistola ad acqua

Via Cola Montano angolo via Gian Antonio Boltraffio.
Geo appunto: N 45°29'.285" E 9°11'10.285"
Cancellato.

Uomo lupo

Via Antonio Pollaiuolo 1
Geo appunto: N 45°29'17.905" E 9°11'14.071"

Aggiornamento del 16 settembre 2013 
Queste immagini invece sono state riprese in via Giuseppe Ripamonti, di fronte al numero civico 85.


La 500 guidata dal rettile

Fotocamera: Rollei 35 S
Pellicola Rollei CN 200


Fenicotteri

Fotocamera: Rollei 35 S
Pellicola Rollei CN 200
Edificio demolito.


Il guardiano del cancello

Fotocamera: Rollei 35 S
Pellicola Rollei CN 200
Edificio demolito.

Aggiornamento del 26 Aprile 2014


Via Ripamonti

Il cancello della struttura industriale in via Ripamonti dove Hogre aveva disegnato "il guardiano del cancello" e "fenicotteri rosa" è stato demolito.
L'intento del mio lavoro di documentazione fotografica è proprio quello di fissare un periodo di tempo, che non ho ancora ben definito, per conservare le opere caratteristiche di questo momento storico e poterle riosservare quando non ci saranno più. La street art è un fenomeno espressivo tipico di questo periodo un po' vuoto di manifestazione artistiche interessanti e spontanee, ogni prodotto culturale sembra essere troppo studiato a tavolino e sinceramente, trovo che tra tanti artisti moderni non ci sia tanto materiale che potrà raccontare qualcosa di noi stessi e far comprendere cosa accadeva in questi anni alle prossime generazioni.
Mi sembra che molte espressioni artistiche contemporanee offrano soltanto situazioni da Luna a Park, prodotti capaci di stupire o raccontare di un'idea un po' furbetta, più che esprimere l'effettivo sentimento dell'artista che sa cogliere prima degli altri un determinato concetto comune alla società, qualcosa in cui ci si possa riconoscere collettivamente e che non sia soltanto un esercizio cerebrale.
Con questo, non voglio dire che tutta la street art sia degna di venir salvata per i posteri, ma sicuramente è un fenomeno popolare di un certo interesse che attualmente non è ancora pienamente compreso e, forse, solo in futuro verrà analizzato in maniera più completa.

Il cacciatore sulla pesa pubblica

Molti street artist mandano richiami a soggetti presenti in altre forme di comunicazione di massa come la pubblicità, il cinema, il mondo dei fumetti e dei cartoons, una citazione come quella compiuta da Hogre potrebbe avvisarci che stiamo vivendo in una società troppo violenta.
Questa cabina di una pesa pubblica è presente anche nella pagina che ho riservato alle curiosità d'altri tempi. Qualche mese fa quando avevo fotografato questo soggetto da un'altra angolazione non mi ero accorto della presenza degli stencil di Hogre.

Aggiornamento del 7 giugno 2014
Ritorniamo in via Antonio Pollaiuolo per trovare un nuovo stencil.


So what

Aggiornamento del 14 luglio 2014
Via Cola Montano.

A good cop

Aggiornamento del 10 agosto 2014
In Piazzale Lagosta, angolo via Pola, ho trovato un altro stencil dell'Orco e mi sono lasciato un po' trasportare con un'interpretazione in Photoshop.


Uomo ferito all'angolo della strada

Aggiornamento del 19 giugno 2014
Giardinetti di Piazza Carlo Maciachini, su una colonnina ad uso cinofilo hogre ha piazzato un suo uomo-lupo.

Uomo-lupo giallo-verde

Aggiornamento 9 ottobre 2014

Al parchetto di Santa Maria alla Fontana

Aggiornamento del 18 novembre 2014
Un nuovo personaggio dall'aura bicolore disegnato da Hogre in piazza Lagosta.

Personaggio psichico

Dettaglio

Aggiornamento del 9 settembre 2015
Sul muro dell'ingresso alla metropolitana in piazza Garibaldi, lato Stazione Garibaldi.

Treno-lumaca

Rettiliano su Fiat 500 con guida a destra fotografato in viale Piceno con un I-Phone 5






Giardino postindustriale

Nel Luglio del 2012, in via Antonio Pollaiuolo 3, all'interno del cortile, si è svolta una performance di street artists che hanno colorato i muri della Demade, una studio collettivo di comunicazione multimediale. Nello stesso cortile è presente il bar Frida (sponsor dell'evento), un luogo di aggregazione dove si organizzano mostre d'artisti emergenti. I proprietari del Frida hanno recuperato un bello spazio industriale e lo hanno fatto diventare un punto di ritrovo delle serate milanesi. 

Zibe Frida
 Arnold di Zibe

Frida
Muro interpretato da Willow

Cancello colorato
 Cancello illustrato da Francesca Bazzurro

 Graffito di autore non pervenuto

Colori tenui

Geo appunto: N 45°29'19.395" E 9°11'14.030"

Sul muro esterno, di fianco al cancello d'ingresso di ferro, si viene accolti da questa scimmia:

La scimmia di Tenia
Tenia



martedì 25 giugno 2013

Poste italo-cinesi

 Bacheca di ferro

Annunci

Da queste immagini possiamo capire che le poste, anzi, le cassette postali possono ancora avere una loro funzione per agevolare le comunicazioni interpersonali. Piccoli annunci per una superficie piccola, ma ben visibile. Trovo questa bacheca stupenda. 

Luogo: via Paolo Sarpi, di fronte al numero 15.
Geo appunto: N 45° 28'53.944" E 9°10'42.346"

Dove non specificato, ho usato Pentax -01 e Super Takumar 28mm f 3.5

Aggiornamento dell'11 agosto 2013

Il quartiere cinese non dorme mai, ripassando davanti alla cassetta delle lettere/bacheca con il fisheye 8mm Peleng montato in macchina, ho colto al volo un'ambientazione che mi piaceva e poteva meglio far comprendere la realtà di questa operosa strada. Il gestore della tavola calda sullo sfondo, verso le 24,30, stava preparandosi per chiudere il suo locale, ma al tempo stesso, pur non osando interferire con la mia attività documentaristica, non mi perdeva d'occhio.


Una cassetta postale italiana diventa un tazebao cinese
Messaggi notturni

L'immagine a 6400 iso è inevitabilmente sgranata e, purtroppo, l'obiettivo lavorando a tutta apertura mostra i suoi limiti, ma sono ugualmente soddisfatto d'essere riuscito a scattare a 1/50 di secondo e salvare una situazione molto comunicativa. 

Aggiornamento del 12 ottobre 2013

La posta cinese si espande e ingloba altre cassette postali rosse (quindi filo-comuniste).
Qui siamo in via Procaccini, all'angolo con via Messina.


Posta per la città

Geo appunto: N 29°29'1.674" E 9°10'30.762"

Aggiornamento del 26 maggio 2014

Piazza XXIV Maggio.


Poste italiane