venerdì 24 novembre 2017

Speciale Basement Art & Culture 9a Parte: WonderBee

Tony Graffio: Eccomi con WonderBee, una tatuatrice che si occupa anche di illustrazione e serigrafia; ci siamo conosciuti proprio un anno fa, in occasione del Malafemme Indipendent Festival Vol. 3. Qualche mese dopo l'ho proposta agli organizzatori del Basement Party che hanno valutato positivamente la sua partecipazione; Barbara ha portato a questo Festival Underground tematiche legate alla femminilità ed alla visione personale di una donna che affronta il mondo con allegria e circondandosi di colore. Alcune sue tavole sono state inserite anche in "Musica in Cantina" poiché il suo tratto si inserisce bene in una auto-produzione che descrive le scene degli ambienti Punk/Rock e Rythm and Blues che piacciono tanto a Sonny Alabama e agli altri appassionati di musica che ho incontrato a Jesi.

WonderBee: Hola a todos.

TG: Guardiamo subito nella tua produzione più recente; che cos'è Round Robin?

WB. Round Robin è un progetto nato la scorsa estate. Insieme ad altre ragazze e ragazzi ci siamo impossessati della serigrafia del Forte Prenestino, a Roma.

TG: Avete fatto un esproprio?

WB: (Ridendo) No, il laboratorio del Forte Prenestino era inutilizzato da circa un anno e così l'abbiamo preso in mano noi. Era una serigrafia importantissima, perché da più di 30 anni si stampavano lavori in quello spazio, vale a dire da quando è nato il Forte e ci dispiaceva lasciare quelle attrezzature abbandonate a loro stesse. Round Robin è la prima produzione che abbiamo fatto: nasce da una collaborazione con "Banana Studio" che è un laboratorio serigrafico che si trova a "Strike", un altro spazio occupato romano, gestito da "56 Fili" che è il laboratorio serigrafico gestito da Arturo Amitrano.  E' nato così questo libro che è un pieghevole rilegato a mano e stampato a due colori illustrato da sette artisti romani, più Alma un artista basco. Il libro si apre e diventa un poster. C'è anche un disegno di Suicidella; il libro si chiude e poi si riapre...

TG: "In nature we trust" è il tema del tuo disegno...

WB: Sì, questa è una edizione che abbiamo tirato in 88 copie. Ci siamo chiamati "Ciurmalab"... ed adesso stiamo per realizzare altri lavori in serigrafia. Da qualche giorno a Roma c'è anche Tony Cheng, un artista cinese favoloso che proviene da Canton; lo abbiamo conosciuto durante il Crack il festival del fumetto del Forte Prenestino e siamo molto contenti di averlo con noi.

TG: Qual è il vostro formato massimo di stampa?

WB: Attualmente stampiamo l'A3, ovvero il 42X29,7 cm.

TG: Sai qualcosa della Minesweeper?

WB: Il laboratorio della "Minesweeper" è risorto e la grafica della "Coyota" è nata in collaborazione con loro. Non sono più a bordo di una nave, ma si stanno riorganizzando. Hanno pubblicato una fanzine internazionale a 4 colori con la quale collaboro anch'io che si chiama "Glue".

TG: Altri progetti di "Ciurmalab"?

WB: Oltre ai nostri progetti legati ai fumetti e alle serigrafie, abbiamo in programma di creare delle residenze per artisti che abbiano delle proposte da farci per poter vivere il posto, proporre e produrre le loro idee nel periodo che saranno ospiti nel nostro laboratorio serigrafico. A livello organizzativo siamo già ad un buon punto: siamo riusciti a prendere delle attrezzature che ci permetteranno di stampare i poster nel formato di 50X70 centimetri; abbiamo un carosello che stampa a 4 braccia, quindi a 4 colori... e poi, con Tony Cheng ci prepariamo a stampare un fumetto a due colori. Mi piace lavorare a progetti collettivi che coinvolgono più artisti al Forte Prenestino, perché così veniamo a contatto sempre con tante persone che vanno e vengono da tutto il mondo. Poiché lavoriamo in uno spazio all'interno del quale avvengono tante cose, ultimamente ci hanno chiesto anche di realizzare locandine o poster per chi suona o viene da noi a suonare...

TG: Stai diventando anche tu una poster-artist?

WB: Beh, ci provo... Settimana prossima dovremo realizzare una locandina a due colori per un gruppo musicale che suona musica che si avvicina al Jazz.

TG: Per un po' resterai a Roma allora?

WB: Per il momento sì. Vedremo poi che cosa succederà. Ho in mente altre idee per il futuro, ma adesso non ne voglio parlare...

TG: E in Francia che cosa sta succedendo?

WB: In Francia, per il momento c'è una fase abbastanza stabile; però io penso che si tratti di quella calma apparente che porterà ad una grande ondata di nuove idee.

TG: Ti è piaciuto il libro "Musica in Cantina"?

WB: Molto. Ne ho apprezzato la grafica e la corposità, ma mi serve un po' di tempo per leggerlo.

TG: Bene, così poi mi dirai anche come trovi che abbia inserito i tuoi disegni ed il tuo discorso sulle fasi del cambiamento di un'adolescente.

WB: Grazie Tony, a presto.

Barbara Fagiolo Vorrei 7 vite
La Coyota è un autoritratto di WonderBee realizzato come serigrafia in 8 pezzi. 
Tony Graffio ne ha uno tutto per lui.


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