sabato 16 maggio 2015

Carlo e l'arte dell'allestimento della bicicletta

Ognuno, dentro di sé, cova il suo sogno speciale, ma non sono molti coloro che lo mettono in pratica, vivendolo nella realtà d'ogni giorno.
Carlo crede fermamente nel trasporto a due ruote ed ha realizzato un suo mezzo speciale ibrido, adatto al trasporto leggero ed alle distanze medio brevi, anche se, con un po' di pazienza lo si potrebbe utilizzare per girare il mondo in economia. Impresa che probabilmente verrà tentata in futuro dal nostro inarrestabile  ciclista.

 Bicicletta ibrida a passo lungo auto-costruita dotata di portapacchi, motore elettrico, schienale, radio, cupolino, caricabatterie solare, antifurto, porta tablet e tablet, porta telefono e telefono, varie sirene, clackson elettronico, contachilometri, luci di posizione, luci di profondità, porta-borraccia, borraccia ed altre dotazioni segrete.

Per Carlo la bicicletta è uno stile di vita particolare che soddisfa la sua esigenza di mobilità, trasporto ed eco-sostenibilità; al mattino verso le 8,30 capita di vederlo sfrecciare per la Bovisa con la biciradio a manetta ed il cuore contento, sia che ci sia il sole o piova a catinelle. E' impossibile confonderlo con qualcun altro, il suo look è unico e la sua pedalata è quella caratteristica di un personaggio metropolitano che si muove in una Milano moderna con tanti nuovi palazzi, ma con uno spirito fedele alla sua anima produttiva.
La bicicletta è il mezzo più veloce per spostarsi in città, ma non sempre il più sicuro, meglio rendersi molto visibili ed anche udibili a tutti.

La parte posteriore è stata innestata sul telaio di un modello di bicicletta diverso

I limiti d'utilizzo del mezzo a due ruote sono proprio la capacità di carico, l'autonomia e la protezione dagli agenti atmosferici, Carlo è riuscito a far fronte a tutti questi punti negativi col suo ingegno e la sua abilità manuale.
Alla bicicletta è stato aggiunto un sistema di carico capace di portare dei borsoni pesanti ed al tempo stesso mantenere il baricentro basso, motore elettrico e capotte di plastica (non presente in queste immagini).

Carlo ha vissuto in Sud-America prima di trasferirsi a Pavia, adesso vive ad Affori.
Non rinuncia mai ad utilizzare il suo mezzo speciale, nemmeno d'inverno, o con la pioggia; con la cattiva stagione monta una speciale capotte che lo ripara dall'acqua.

Dettaglio dei pedali e della parte centrale del telaio dove si collegano i tubi della parte posteriore della bicicletta da trasporto.
La batteria permette alla bicicletta di Carlo d'avere un'autonomia di circa 300 chilometri.

Il motore elettrico nel mozzo anteriore consente una velocità di crociera di 25 km/h

Carlo mi ha detto che esistono motori anche molto più potenti di quello utilizzato da lui, capaci di spingere una bicicletta anche a velocità superiori ai 50 km/h, ma egli ritiene che quei sistemi propulsivi siano esageratamente potenti ed inadatti al trasporto urbano.

Batteria al litio da 250 watt (36 V 10 Ah)

Carlo è pronto per affrontare il traffico cittadino

Può essere che in futuro approfondisca meglio la filosofia che ha portato Carlo a distinguersi a Milano come un viaggiatore molto particolare, avrei ancora parecchie curiosità da chiarire. TG

1 commento:

  1. Ciao Carlo. Se molti di noi prendessero l'esempio tuo le città sarebbero molto piu' vivibili.

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