martedì 8 aprile 2014

La realtà uccide

Normalmente, la mia attenzione è attratta dai disegni sui muri, però ci sono molte cose interessanti, o curiose che vale la pena di documentare per conservarle quando non ci saranno più, ma anche per renderle visibili agli occhi di chi non le può vedere e di chi le vuole conoscere.
E' sempre un po' difficile scegliere cosa pubblicare tra le tante scritte che riempiono la città, in un primo tempo pensavo d'offrire almeno un esempio per ogni tipologia di soggetto, argomento, tecnica o autore, cercavo d'evitare i messaggi politici, religiosi, sportivi o ingiuriosi, ma non volevo censurare troppo la libertà d'espressione e la realtà che mi circonda.
Con questa scritta trovata in via Amilcare Bonomi, in zona Dergano, penso d'essere riuscito a cogliere una profonda verità che può far riflettere ogni persona ed al tempo stesso formulare una sintesi totale di ciò che è il mondo reale.

Cabina 607
La realtà uccide

Ho sempre dei dubbi nel capire se ciò che sto vivendo è reale, oppure se un ricordo che conservo nella mia memoria è frutto di un sogno particolarmente intenso o di un'esperienza vissuta nel mondo reale.
Osservando questa scritta, mi è subito risultato chiaro che nel mondo fantastico e nelle dimensioni oniriche si possono subire gli incidenti più strani, tanto poi, come in un cartone animato, si può tornare magicamente interi ed in salute. 
Un buon metodo per capire in che dimensione viviamo è quello di vedere le persone scomparire intorno a noi per non vederle più tornare indietro, finché non arriverà il nostro turno e capiamo che la realtà è crudele ed irreversibile.
La vita non è un sogno, ma i sogni hanno una grande influenza sulle nostre vite e ci possono aiutare molto a capire eventi futuri o a prendere decisioni in momenti difficili.
Molte persone vivono senza sapere se sono vive o già morte, per vivere ci vuole coraggio, non è sufficiente fare atto di presenza.
Tornando al contenuto dell'affermazione riportata nella fotografia di questa pagina, mi viene da pensare ad una frase di Jim Morrison che recita: "Datemi un sogno in cui vivere perché la realtà mi sta uccidendo". Effettivamente poi la realtà uccise Jim Morrison, anche per la sua smania di fuggire da questa dimensione.
La realtà può essere molto più pericolosa dei sogni, rifiutare la realtà può portare alla pazzia, ma rifiutare i sogni può portare alla disperazione ed alla morte.
Ognuno è libero di vivere come preferisce, credendo nei sogni o nella realtà, o magari muovendosi in un continuum senza fine tra questi mondi, l'importante è riflettere, ogni tanto, per capire approssimativamente in che mondo ci si trova. Messaggi come quello proposto oggi sono molto validi perché ci colpiscono come un pugno nello stomaco, ci lasciano senza fiato e ci mettono di fronte a grandi dilemmi, o a verità molto esplicite. Tony Graffio

Fotocamera utilizzata: Pentax K-01 e zoom smc Pentax 18-55mm


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