martedì 26 novembre 2013

Immondi serpenti

Questa è un'immagine che in un primo tempo avevo trascurato, l'avevo registrata  lo scorso 27 marzo alle 17,46 dalle parti di un giardinetto a Porta Volta. Probabilmente doveva essere una specie di pro-memoria, ma poi non ne avevo fatto nulla, forse perché avevo deciso di non utilizzare gli scatti realizzati con la Canon Powershot A85, mentre adesso mi piace avere un ripensamento.

Serpente geneticamente modificato

sabato 23 novembre 2013

Quello che mi manca

Restiamo ancora in argomento crisi, anche se da questa scritta non è chiaro se si tratti di un periodo di difficoltà per carenze economiche o di tipo affettivo.


Non mi manca ciò che non ho, ma ciò che non ho più

Luogo: via Cesare Cesariano
Fotocamera: Canon Powershot A85

Oh no! Siamo ancora in crisi!

Crisi economica, sociale e culturale.

 Cri Sì

Oh No

Luogo: Corso Garibaldi
Ora: 19,30

Fotografie scattate con Canon Powershot A85
Impostazioni Cri Sì: 400 Iso F mm5; f 3,2; 1/5 sec.
Impostazioni Oh No: 400 Iso; F mm5; f 3,2; 1/40 sec.

Ho ripreso un paio d'immagini con questa fotocamera digitale di circa 9 anni fa per rendermi conto di come sono cambiati gli strumenti che utilizzano questa tecnologia e se vale la pena fare ancora uso di questo modello di Canon.
La Powershot A85 è una fotocamera che avevo acquistato per circa 250 euro, un prezzo non proprio a buon mercato, se lo si confronta ai costi delle attuali fotocamere che offrono risoluzione e sensibilità quadruplicate, oltre che schermi a lcd di dimensioni maggiori e parecchia tecnologia in più. Avevo posseduto anche la Powershot A70 che era stata la mia prima fotocamera digitale, circa un anno prima. All'epoca non ero molto convinto del mezzo digitale, ma sentivo la necessità di poter disporre di uno strumento che mi permettesse di inserire qualche immagine sul web e di avere un taccuino visivo tascabile che mi aiutasse a conservare le immagini degli oggetti che mi interessavano. La caratteristica che ho apprezzato di più in queste fotocamere-giocattolo era la la facilità di ottenere macrofotografie. Col tempo, posso dire d'aver apprezzato anche la vasta scelta di funzioni di ripresa, ben 13, che vanno dalla ripresa fotografica totalmente manuale alla ripresa video in bassa definizione. Non ho sfruttato appieno queste possibilità di ripresa perché quasi sempre scatto in automatico con priorità di diaframmi, però il fatto che ci fosse anche modo di lavorare in manuale non era un opzione di poco conto, in giocattolini che spesso vanno in mano a chi è abbastanza a digiuno su come si regola la fotocamera per esporre correttamente un'immagine. Le altre caratteristiche che mi sono piaciute sono le dimensioni tascabili, l'impiego di batterie facilmente reperibili come le AA, la distanza minima di messa a fuoco, la registrazione su schede compact flash, il pulsante di scatto molto morbido e la colorimetria. Oggi ci sembra normale impostare la sensibilità su 1600 Iso, o anche di più, per ottenere dei risultati abbastanza accettabili, ma come si vede dalle fotografie esposte in questa pagina, un tempo non era così. La sensibilità di apparecchi che usavano sensori di piccole dimensioni non era gran che; ho usato la mia A85 a 400 Iso e poi soltanto l'ottimo pulsante di scatto mi ha permesso di registrare un'immagine presentabile, scendendo ad un tempo di posa di 1/5 di secondo.
L'assenza di poter registrare in formato Raw è un difetto, per me, abbastanza rilevante, così come il fatto di disporre di un'ottica zoom che distorce parecchio, così alla fine scelgo sempre di usare la focale più grandangolare per  evitare di perdere più di 2 stop di apertura. Per questi motivi, quando ho l'esigenza di avere qualcosa in grado di registrare delle immagini, portando con me uno strumento ancora più tascabile e dall'ottica fissa che quasi non distorce, scelgo di usare la piccola videocamera JVC Picsio GC FN1 che, teoricamente e forse anche praticamente, ha anche una maggior definizione, ma meno possibilità d'intervento, rispetto alla Canon Powershot A85.
Io sono sempre in attesa di una piccola fotocamera digitale con ottica fissa retrattile manualmente, tipo la vecchia Rollei 35, e magari con un sensore Foveon 24x36, speriamo qualcuno tra i progettisti di Canon, Nikon, Pentax e tutte le altre marche mi ascolti, anche se ormai è quasi tutto in mano ad ingegneri che ragionano seguendo più le dinamiche del mercato informatico e dei grandi numeri, più che quello del mondo fotografico. Tony Graffio

Sata e Ratas

 Sata out

Ratas

Via Padova 143
Geo appunto: N 45°29'57.743" E 9°14'2.664"

domenica 17 novembre 2013

Villapizzone

Il 3 ottobre 2006, nell'ambito di una manifestazione approvata dal Comune di Milano e dalla Triennale, circa 130 street artist italiani ed un centinaio di ragazzi venuti da altri paesi hanno espresso la loro creatività in una vasta area che va dal sottopasso della stazione di Villapizzone, alle tratte lungo le stazioni di Cadorna e Bovisa. In questa pagina sono illustrate le opere presenti nel tunnel di via degli Ailanti che consente alle autovetture di transitare sotto la stazione di Villapizzone. La stazione in questione è stata costruita a qualche centinaio di metri dove prima era presente la vecchia stazione delle FS di Bovisa. In coda alle immagini dei graffiti è presente una fotografia della vecchia stazione nel 1984. 




































Stazione FS di Bovisa 12 gennaio 1984
Si ringrazia per la concessione dell'immagine WDM



martedì 12 novembre 2013

Prima della tempesta

Un paio di scritte trovate in via Mac Mahon che ci raccontano degli umori del popolo in un'epoca di crisi.

 Semina e raccolto

Vento e tempo

Fotocamera: JVC Picsio GM FN1
Colori falsati con PS


La mia Picsio color viola passione e la sua protezione di materiale siliconico

sabato 9 novembre 2013

Vendesi idee

Questo annuncio è veramente stupendo, riporto il testo in forma scritta perché merita più attenzione: 

"Vendesi idee 
Solo artisti famosi
Astenersi perditempo
Rivolgersi Carmelo La Gaipa Tel. 3470479913"

Già tre anni fa, questo cartello aveva attirato la mia attenzione, non capendo se si trattasse di uno scherzo, di arte di strada, o di una proposta seria, pensai di chiamare telefonicamente il Signor La Gaipa che mi spiegò che questa era la sua strategia commerciale e che egli avesse effettivamente delle ottime idee da mettere in vendita. 
Carmelo, naturalmente, prima d'illustrarmi i suoi propositi, volle avere delucidazioni sulla mia posizione ed essere sicuro che fossi io a non prenderlo in giro. Fortunatamente fui in grado di rassicurarlo, se non proprio sulla mia fama, sulle mie competenze professionali, così chiacchierammo per qualche minuto, ma più parlavamo più aumentavano le mie perplessità sulle sue effettive capacità di vendermi qualcosa che a me potesse risultare in qualche modo utile. Pensai così di cercare altre informazioni su di lui, prima di affidarmi alla sua consulenza. Venni a sapere che molti artisti famosi avevano preso spunto dalle idee di questo artista, relativamente meno conosciuto, per realizzare opere di grande successo e di notevole guadagno. Da quanto ho capito io, sembra che anche Maurizio Cattelan abbia visto le opere del La Gaipa e le abbia riprodotte reinterpretandole a suo modo. 
Insomma, il La Gaipa, stanco di vedersi defraudare del suo ingegno da parte di artisti più noti aveva deciso di mettersi direttamente alle loro dipendenze offrendo apertamente idee in cambio di denaro, anziché mostrare pubblicamente la sua arte per poi vedersi "soffiare" il contenuto delle opere.
Mi è capitato di vedere alcune opere di La Gaipa ed effettivamente sono rimasto colpito per la loro semplicità ed al tempo stesso per la loro originalità. Cose che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni viste con occhi quasi infantili. Essere capaci di provare sorpresa di fronte alle piccole cose che ci circondano è un'aspetto fondamentale dell'artista che non crea la materia, né genera l'inconoscibile, ma interpreta il mondo in cui vive.
Le altre cose che mi hanno colpito di questa storia sono che il cartello su questa scatola è sempre lì, nessuno lo tocca o lo elimina, anche se una certa Anna, probabilmente ispirandosi all'idea di Carmelo, ha aggiunto un suo piccolo annuncio economico per trovarsi un'occupazione remunerativa. L'altro fatto è che "Google Maps" ha cancellato il cartello da "Street View".
Secondo me, questo cartello è comunque da considerarsi un'opera di street-art, osservandolo bene si può notare anche un timbro, sempre di La Gaipa, che ne certifica l'autenticità. So, sia perché le avevo viste, sia perché mi era stato detto dall'artista che le aveva prodotte, che c'erano in circolazione altre opere simili a questa, in numero limitato, penso però che questa di via Lepontina sia l'ultima rimasta e per questo motivo il suo valore può essersi accresciuto nel tempo. Spero con questa mia pagina di contribuire alla fama ed alla fortuna di un artista che meriterebbe maggior considerazione. Tony Graffio

Carmelo La Gaipa vende idee, ma solo ad artisti famosi
Solo per artisti famosi

Luogo: via Lepontina 17, all'angolo di via Carlo Farini
Geo appunto: N 45°29'35.449" E 9°11'5.882"
Fotocamera: JVC GC FN1

Chi ha perso il cervello?

Non ho visti altri stencil di cervelli, pertanto questo l'avrà perso qualcuno, speriamo se ne accorga presto.

Cervello e stellina

Luogo: Piazzale Carlo Maciachini angolo via Carlo Farini
Fotocamera: JVC GC FN1
Geo appunto: N 45°29'49.990" E 9°11'10.860"
Altre note: colori falsati

Aggiornamento del 23.01.2014
C'è un altro cervello in via Bernardo Davanzati 3, sopra una scatola grigia, non l'ho fotografato perché è uguale a quello che ho pubblicato il 9 novembre 2013.

Link per visionare altri cervelli sparsi.

W i cinesi

Un bel messaggio a favore di un popolo molto operoso che presto speriamo ci darà da lavorare, visto che chi governa l'Italia non è in grado di fare il bene della propria gente.
Facili critiche a parte, questo simpatico messaggio trovato in via Principe Eugenio si discosta notevolmente dalle solite invettive razzistiche pertanto mi sembra carino mostrarvelo.

Scritta W i cinesi e disegno con una faccina di un cinese con il cappellino di paglia
Dalla Cina con simpatia

Fotocamera: JVC Picsio GC FN1
Geo appunto:N 45°29'18.495" E 9°44.607"

Carrellino per trasporto pacchi e omino che lo spinge
In via Paolo Sarpi si vedono carrellini e gente molto indaffarata dappertutto, anche sugli sportellini delle cabine elettriche.

domenica 3 novembre 2013

Il bla uccide

Hello Frank

La chiacchiera uccide, non facciamo arrabbiare Frank, altrimenti lo dice a Spank.
In via Carlo Farini, a destra del numero 17.