venerdì 13 settembre 2013

Marilyn

Lunedì 9 settembre, Jurij mi aveva contattato per segnalarmi la sua presenza in via Dante, nei pressi del "Piccolo Teatro" di Milano, così dopo aver raggiunto l'artista dei gessetti, ho seguito il suo lavoro in un nuovo progetto, apprendendo tanti nuovi segreti della sua "attività" improvvisata e della sua vita da globetrotter.

Jurij Salluzzo Sulmondo Marylin Madonnaro
Marilyn Monroe

Questa volta la musa ispiratrice del disegno sul marciapiede è la bellissima Marilyn rivisitata in chiave moderna e come sempre, un po' ironica. Al volto, preso in prestito da una foto famosa, è stato aggiunto un piercing nel mezzo del labbro inferiore. Ho seguito le ultime fasi della realizzazione del disegno ed ho imparato molti particolari che fanno parte delle abitudini di un artista di strada che, quasi, mi permetterebbero d'iniziare una nuova vita.

Jurij Salluzzo Sulmondo Marylin Madonnaro
Perforazione

Jurij, circa 3 anni fa, si trovava nell'outback australiano ed era a corto di soldi, ma aveva capito che se fosse rimasto a lavorare presso il suo datore di lavoro, in una fattoria sperduta nel centro del nulla, avrebbe rischiato di restare impantanato in un giro vizioso che non lo avrebbe portato da nessuna parte. Jurij ha così deciso di tentare un cambiamento coraggioso e di muoversi per andare a guadagnarsi il pane sulla strada facendo qualcosa che non aveva mai fatto prima. In giro per il mondo, o come direbbe lui, "Sulmondo", ci sono molti ragazzi che riescono a raccogliere delle offerte nel loro cappello proponendosi sulla strada come moderni menestrelli, bardi, cantanti o musici. 
Fu proprio uno di questi musicisti, un bravo chitarrista australiano che improvvisava i suoi piccoli concerti agli angoli delle piazze delle città ai nostri antipodi e raccoglieva gran quantità di carta moneta nel suo cappello che spinse Jurij a seguire il proprio istinto e, visto che lui era appassionato di fotografia e disegno, proporre il suo segno grafico in cambio di qualche dollaro. Le cose andarono abbastanza bene, anche perché nei paesi che hanno un'economia che funziona e un buon ordine sociale e civile, esiste parecchia sensibilità e tanta solidarietà verso chi decide di vivere in maniera alternativa.

Tre giovani spettatrici

Una volta lasciata l'Australia, Jurij si diresse in Canada ed a Vancouver trovò un impiego come fotografo presso un'agenzia locale che gli commissionava lavori da sbrigare in tempi molto stretti. Anche qui, scese in strada per realizzare i suoi disegni sui marciapiedi e notò che non era difficile vivere in questo modo perché, spesso, addirittura dei ragazzini si privavano di qualche banconota per lasciargli un'offerta nel cappello.

Polverizzazione del colore

Tornato in Italia approdò a Milano e riprese a lavorare come fotografo e grafico, ma ancora una volta i ritmi di lavoro, erano molto superiori a quanto poteva avere in cambio, a livello economico; si sentiva come una specie di robot, si sentiva sfruttato e non intravedeva nulla di luminoso che potesse indurlo a pensare che un giorno i suoi sforzi potessero essere il preludio ad un'esistenza soddisfacente. Riprese la vita dell'artista di strada, non tanto per un maggiore ritorno economico, ma per riappropriarsi della propria libertà, per poter esprimere la propria fantasia e per riaffermare la propria dignità di lavoratore. So che questo mio ultimo pensiero potrà sembrare abbastanza pesante come critica alla nostra società ma, ho capito che una persona che sa di valere qualcosa difficilmente può accettare d'essere trattato come uno strumento che serve solo ad arricchire qualcun altro. Jurij stesso mi ha confermato che si sente meglio e più apprezzato vivendo di quello che gli concede la generosità della gente che ad avere a che fare con persone che approfittano delle sue capacità professionali e della sua preparazione per realizzare un prodotto commerciale.

Come una carezza d'altri tempi

Jurij ha studiato Industrial Design al Politecnico di Milano e come tutti desidera una certa tranquillità, un luogo decoroso dove stare, perché a 34 anni si è stanchi di convivere con altri inquilini e di cambiare appartamento in continuazione. Negli ultimi 10 mesi ha cambiato casa 6 volte; ieri, quando l'ho sentito per proporgli di essere presente ad un evento, mi ha detto che non poteva perché, ancora una volta, stava lasciando il luogo dove era in affitto. Penso che quindi ora sia a quota 7 traslochi, in meno di un anno.

Via Rovello

Continuiamo a parlare e non so come Jurij mi accenna sommessamente al fatto che la signora alla quale pagava l'affitto non ne può più di vederlo per via delle monetine. Chiedo un chiarimento su questa cosa e mi sento rispondere che lui l'affitto lo paga con i soldi che guadagna per strada, quindi, quando arriva alla cassa della banca inizia a contare blocchetti fasciati in nastro adesivo di monete da 10 centesimi, da venti, da 50 e così via, spesso continuando a contare anche le singole monete, operazione non molto gradita da chi lo incontra in questi frangenti. Sempre che riesca ad entrare in banca. Sì perché capita anche che quando Jurij sta per passare dal metal detector all'ingresso, la porta della bussola non si apre nemmeno dopo che lui s'è liberato di tutte le chiavi e gli altri oggetti metallici. Ovviamente, ha troppa moneta con sé e questo induce il sistema di sicurezza della banca a negargli l'accesso. 
<Sto venendo qui a portarvi soldi e non volete farmi entrare. Mi state prendendo per il culo?> Questo è quanto ha obiettato Jurij quando per l'ennesima volta s'è verificato l'inconveniente del metal detector.

Il madonnaro, l'arpista peruviano e l'alce

Cosa fanno un madonnaro, un arpista peruviano e un alce in via Dante?
Arte di strada. 
In effetti, la coesistenza di due o più personaggi del genere, come mi ha spiegato "Mescolamorbida/Sulmondo", pseudonimi del nostro amico Jurij, non sarebbe consentita a meno di 150  metri di distanza, in paesi come l'Australia o il Canada, questo per evitare che si possano creare attriti ed  eccessiva concorrenza che poi rischierebbe di diventare controproducente per persone che inflazionano troppo con la loro presenza il luogo in cui esprimono la propria arte.

Scontro artistico

A Milano, dallo scorso 14 aprile è stato rivisto il regolamento dell'arte di strada e la possibilità di registrarsi per accedere ad una delle postazioni dove è possibile esibirsi. Si tratta di una procedura non troppo complicata che non prevede nessun costo per coloro che praticano arti che non richiedono un compenso, ma solo offerte volontarie "a cappello"; mentre per coloro che propongono un servizio dal loro mestiere svolto per strada, come potrebbe essere chi legge i tarocchi, è previsto il pagamento di una piccola quota per l'occupazione del suolo pubblico.
Sulmondo prenota sempre gli spazi dove effettuerà i suoi disegni, così è tutto più semplice e non ci sono discussioni con nessuno, però è evidente che non tutti seguono questa politica e c'è chi si piazza dove meglio gli pare senza rispettare tante regole.
Nel caso di chi fa musica, la raccolta di qualche soldo avviene più rapidamente, poiché dal momento che inizia a suonare il passante può già fruire di questa forma d'intrattenimento, mentre per chi realizza un disegno, solo una volta che si è terminato il soggetto si attira l'attenzione del pubblico e si può raccogliere qualche soldo.

Piccolo palcoscenico della vita

2013 Beauty

Mentre lavora, Jurij non sa ancora come intitolerà il suo dipinto orizzontale, ma piano, piano elabora delle idee e solo alla fine si delinea un titolo. Questa Marilyn è diventata la bellezza del 2013 che differisce dalla bellezza di mezzo secolo fa solo per un piccolo dettaglio estetico. 
Personalmente, trovo che siano queste idee creative che rendano le opere di "Mescolamorbida" interessanti e simpatiche, più che la realizzazione tecnica. Per ragioni di costi e di tempi da rispettare, solitamente, il formato di questi insoliti quadri è di 2 metri per 1,20 metri. La buona riuscita dell'opera dipende molto dal tipo di gessetto che si usa, dalla consistenza e lo spessore del supporto; quando ci sono spessori irregolari da coprire col colore, l'operazione diventa complessa e costosa. Bisogna sempre trovare un compromesso perché in Italia nemmeno sulla strada si guadagna gran che.

Arte per tutti

Mescolamorbida è uno pseudonimo usato un po' come uno scudo che allude al fatto che, quando è necessario, il nostro Jurij sa comportarsi come un muro di gomma e far rimbalzare tutti i problemi che lo colpiscono, mentre Sulmondo  è un nomignolo che lo aiuta a far sapere al mondo che esiste anche lui, della serie: "Ci sono anche io su questo pianeta". I soggetti scelti da Jurij incontrano il gusto di tantissime persone, giovanissime e meno giovani, di tutte le culture ed i gusti, si tratta di icone del nostro tempo rivisitate e mai banali. Aumentare il pubblico aiuta a sopravvivere.
Mentre ero lì con Jurij, ho visto un uomo che scriveva su un foglietto di carta nel cappello dell'arpista peruviano. <Guarda, quell'uomo sta facendo un assegno al suonatore!> Ho detto io. <No sta solo facendo una richiesta.> Mi ha risposto Jurij.
Sulla strada succedono tante cose, quando la vivi ti accorgi di tutto.

Opera finita

Dopo circa tre ore, l'artista termina il suo lavoro, trova un titolo, raccoglie le sue umili cose, s'appresta ad andarsene, forse per sempre. 
Una semplice occhiata al cappello e l'esperienza gli dicono quanto ha guadagnato oggi senza nemmeno dover contare le monete. Non ci sono banconote. 
La data non è ancora stata decisa, ma Jurij, pur avendo imparato tante cose dalle giornate trascorse in mezzo alla gente sa che questo mestiere non è un mestiere che ti possa dare un futuro, così come questo paese attualmente non può offrirti qualcosa per cui valga la pena di fermarsi.

Jurij nel mondo

Jurij da poco ha ricevuto un'offerta di lavoro inerente alle sue capacità professionali e presto partirà per la Cina per trasferirsi a Guangzhou
Buon viaggio amico, ti auguriamo di trovare ciò che cerchi e magari di fare fortuna, in modo da poter tornare qua un giorno per aprire un'attività in grado d'aiutare qualche giovane volenteroso a trovare sua strada.

Testi e Fotografie di Tony Graffio



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